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Sabato, 20 Aprile 2024
TURCHIA / Turchia

Erdogan "uccide" la laicità in nome della democrazia

Il "pacchetto per la democratizzazione" abolisce il divieto per le donne di indossare il velo islamico negli uffici pubblici

La Turchia torna "indietro" di 90 anni, revocando il divieto per le donne, voluto dal padre della patria Kemal Ataturk, di indossare il velo islamico negli uffici pubblici. Il provvedimento, che fa parte del "pacchetto per la democratizzazione" del governo Erdogan, segna così la più simbolica delle svolte della recente storia del paese anatolico, abbandonando la "laicità forzata" introdotta dai Giovani Turchi sulle rovine dell'Impero Ottomano.

Una reislamizzazione per molti, un passo avanti verso la libertà per altri, e ancora una volta la Turchia si divide. Da una parte i seguaci dell'Akp al governo, islamisti moderati che hanno rotto la decennale l'egemonia politica e culturale di kemalisti, repubblicani e socialisti, dall'altra tutti coloro che vedono nella non presenza dei simboli religiosi nei luoghi pubblici l'unica possibile libertà.

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''Abbiamo abrogato una disposizione arcaica: è una riforma storica e la fine di un periodo buio'', ha dichiarato il premier Erdogan dopo l'approvazione del pacchetto. ''Erdogan vuole fare della Turchia un paese che vive secondo le regole del Corano'' ha invece accusato il deputato socialdemocratico Muharren Ince.

Due parti che sembrano sempre più inconciliabili, con le ferite della rivolta per Gezi Park che ancora bruciano, e poco conta che il divieto resti in vigore per i magistrati e per i militari.

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Il "pacchetto di democratizzazione" non si occupa però solo della questione del velo: si annulla l'obbligo del giuramento di fedeltà alla Repubblica finora in vigore nelle scuole elementari, viene introdotta la possibilità dell'insegnamento scolastico in lingue diverse dal turco, il ripristino dei nomi in curdo di città e villaggi e la possibilità di abbassare la soglia del 10% per l'ingresso in parlamento dei partiti politici. Ma anche il già contestatissimo divieto di vendita di alcolici nel raggio di 100 metri da una moschea o da una scuola o fra le dieci di sera e le sei del mattino.

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