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Venerdì, 29 Marzo 2024
Usa / Stati Uniti d'America

Facebook e Google "complici" nella raccolta dati, solo Twitter disse "no"

Nuova rivelazione del New York Times sulle operazioni di intelligence online dell'ammistrazione Obama

Ad eccezione di Twitter, tutti i colossi del web "sono stati più compiacenti" con il governo americano, a fronte della sua richiesta di facilitare la raccolta di informazioni sui loro utenti. E' quanto scrive oggi il New York Times, citando fonti a conoscenza dei negoziati tra National Security Agency (Nsa) e aziende quali Google, Microsoft, Yahoo, Facebook, Aol e Apple, sulla raccolta di dati nell'ambito del programma Prism.

Google e Facebook hanno smentito ogni loro coinvolgimento nel programma, che prevede la raccolta di dati telefonici e telematici di milioni di persone nell'ambito della lotta al terrorismo.

Una fonte ha raccontato di negoziati ancora in corso nei mesi scorsi, in occasione di una visita alla Silicon Valley del generale Martin E. Dempsey, Capo di Stato maggiore congiunto, durante la quale incontrò i vertici di Facebook, Microsoft, Google e Intel.

"Sebbene lo scopo ufficiale di questi incontri fosse la discussione del futuro del web, i colloqui hanno anche riguardato le modalità con cui le aziende possono collaborare con il governo nella sua raccolta di informazioni di intelligence", ha raccontato al Nyt una fonte presente agli incontri. Perchè, ha spiegato il quotidiano, se le aziende sono tenute legalmente a rispondere a una richiesta di informazioni formulata in base al Foreign Intelligence Surveillance Act, non sono però tenute a facilitare il compito al governo, che è quanto si è rifiutato di fare Twitter.

A fronte delle smentite arrivate da Google e Facebook, sul Nyt si legge invece che "in almeno due casi, a Google e Facebook, uno dei piani discussi riguardava la costruzione di portali separati, diversi, come una versione digitale di una stanza reale sicura per le informazioni classificate, in alcuni casi sui server dell'azienda". Stanze on-line che avrebbero consentito al governo di chiedere i dati, alle aziende di consegnarli e alle autorità di recuperarli. Un sistema del genere, la cui esistenza non è stata confermata, potrebbe spiegare perchè i colossi web hanno dichiarato di non aver concesso "accesso diretto" ai loro server.

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