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Venerdì, 19 Aprile 2024
SIRIA / Siria

Un'intera famiglia uccisa in un bombardamento dell'esercito siriano

Nel mese di marzo le vittime della guerra civile sono state più di seimila

Un'intera famiglia è stata uccisa questa mattina in un bombardamento dell'esercito siriano a Mqailyabe, nei pressi di Damasco: lo ha riferito l'Osservatorio siriano sui diritti umani, precisando che tra le vittime figurano anche due bambini di tre e cinque anni.
Il bombardamento si inquadra nell'ambito della risposta che l'esercito fedele a Bashar al Assad ha dato agli attacchi dei combattenti dell'opposizione nella regione della capitale.
I ribelli, secondo quanto riferito dall'organizzazione non governativa, restano al momento confinati nelle aree periferiche a sud ed est di Damasco.

Quest'ennesima tragedia "chiude" un mese di marzo che è stato il più sanguinoso dall'inizio della guerra civile: secondo quanto riferito dall'Osservatorio siriano sui diritti umani i morti sono stati più di seimila, tra i quali almeno 291 donne, 298 bambini, 1.486 ribelli e 1.464 soldati dell'esercito di Damasco.
Le altre vittime, si legge sulla Bbc, sono civili e combattenti non identificati.

L'organizzazione non governativa, che ha sede a Londra ed effettua il monitoraggio di eventuali violazioni dei diritti umani, ha spiegato che il bilancio complessivo delle vittime in Siria dall'inizio del conflitto è molto più alto, quasi il doppio, delle 62.550 attualmente documentate.
"Stimiamo che attualmente sia intorno ai 120.000" morti, ha commentato il direttore dell'Osservatorio, Rami Abdelrahman.
Secondo le Nazioni Unite, il bilancio complessivo sarebbe di oltre 70.000 morti.

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