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Giovedì, 30 Marzo 2023
La crisi umanitaria / Afghanistan

La storia delle famiglie afgane costrette a vendere gli organi dei propri figli per sopravvivere

Il fenomeno si sta diffondendo intorno a Herat, nei pressi del confine con l'Iran dove si trovano i compratori al mercato nero

La più grande crisi umanitaria degli ultimi anni sta facendo emergere dei dettagli dolorosissimi. L'Afghanistan degli ultimi mesi è in preda a un collasso economico senza precedenti e i racconti che arrivano dal Paese sono terrorizzanti. Come quello della famiglia che ha dovuto vendere i reni dei propri figli per continuare a sfamarsi. Secondo le ultime informazioni dall'Afghanistan sarebbe solo una delle tante storie simili che si stanno ascoltando in queste ore. La testimonianza racconta di cinque bambini costretti a sottoporsi a un intervento chirurgico per asportare un rene e venderlo.

Tre fratelli e due sorelle hanno dovuto subire questa operazione ottenendo in cambio il corrispettivo di circa 1.380 euro. Un racconto spaventoso che sembra essere solo la punta dell'iceberg. La pratica sembra si stia diffondendo a macchia d'olio alimentando un disumano mercato nero. La storia simbolo di questa crisi umanitaria è stata raccontata da Sky News. A spiegarla è stata la madre dei piccoli. A soli 25 anni si è trovata di fronte a fare una scelta così dura per i propri piccoli. Una scelta dettata dalla disperazione e da una grave perdita risalente solo a pochi mesi fa. La donna ha, infatti, perso suo figlio di tre anni che è morto di fame durante questa crisi umanitaria. Per evitare che lo stesso destino colpisse anche gli altri suoi piccoli ha deciso di vendere i loro organi. Sia lei che il padre si sono rassegnati al fatto che quella potesse essere l'unico modo per non farli morire di fame.

“Non abbiamo più niente da vendere, – ha detto il padre dei piccoli - dobbiamo vendere i nostri figli ora e sono pronto a farlo anche per 20.000 afgani (180 euro). Non posso andare a dormire ogni notte con loro che piangono che hanno fame”. La loro storia ha aperto uno squarcio su una situazione che è diventata abbastanza comune nel Paese. A confermarlo sono stati loro stessi che hanno spiegato di aver conosciuto decine di famiglie costrette ad adottare questa pratica. Una pratica che si è diffusa nell'area intorno a Herat, al confine con l'Iran. Stando al loro racconto sono decine le donne, molte delle quali adolescenti, che hanno venduto un loro rene per procurare cibo alla propria famiglia.

La posizione dove si sta diffondendo questo fenomeno non è casuale. Il fatto che si trovi al confine con l'Iran permette al mercato nero di alimentarsi e trovare dall'altra parte acquirenti pronti a pagare per gli organi. "Non abbiamo scelta – ha detto un'altra madre adolescente operata un mese fa, mentre rivelava la sua cicatrice rossa sull'ombelico. - Lo facciamo per nutrire i nostri figli”. La situazione economica in Afghanistan è ormai fuori controllo. I talebani hanno vietato l'utilizzo di valuta estera e i contanti scarseggiano. L'economia del Paese è letteralmente congelata all'estero e se le Nazioni unite non porranno fine alle sanzioni, si andrà incontro a una catastrofe senza precedenti.

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