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Giovedì, 25 Aprile 2024
Istantanee già nella storia / Afghanistan

La foto simbolo della fuga da Kabul: in 640 accalcati dentro il cargo Usa

Il C-17, spiegano gli esperti sul sito, non aveva intenzione di caricare così tanti uomini e donne, ma centinaia di afghani in preda al panico si erano accalcati sulla rampa semiaperta. E' stato l'equipaggio a prendere la decisione definitiva di decollare

E' una foto che resterà nella storia. La fuga da Kabul di migliaia di persone dopo la caduta della capitale nelle mano dei talebani è avvenuta e sta avvenendo via aereo: ieri alcuni uomini sono morti cadendo, pochi secondi dopo il decollo, dalle ruote e dai vani carrello a cui si erano aggrappati con tutte le loro forze.

In 640 sul C-17 Globemaster III dell'aeronautica statunitense

Un C-17 Globemaster III dell'aeronautica statunitense, un aereo cargo militare, ha evacuato in sicurezza circa 640 afgani da Kabul domenica scorsa, secondo i funzionari della difesa degli Stati Uniti e secondo le foto ottenute dal sito specializzato Defense One. Il mezzo appartiene al 436th Air Wing, con sede presso la Dover Air Force Base in Delaware.

Il C-17, spiegano gli esperti sul sito, non aveva intenzione di caricare così tanti uomini e donne, ma centinaia di afghani in preda al panico si erano accalcati sulla rampa semiaperta. E' stato l'equipaggio a prendere la decisione definitiva di decollare, ha detto un funzionario della difesa a Defense One . La notizia del volo si è diffusa nella tarda serata di domenica negli Stati Uniti quando è stato pubblicato online l'audio dell'equipaggio che stimava che trasportassero 800 passeggeri. Al momento dello sbarco il numero reale è stato appurato essere leggermente più basso. Non è stato l'unico aereo a decollare con centinaia di persone a bordo nelle scorse 48 ore. Impossibile sapere se altri velivoli avessero più passeggeri.

Nel 2013, un C-17 aveva evacuato 670 persone in fuga da un tifone nelle Filippine.

E' ripreso nelle scorse ore il traffico aereo all'aeroporto di Kabul dopo una sospensione a causa del caos scoppiato nello scalo della capitale dove la popolazione tenta la fuga dal paese. Lo ha comunicato il generale statunitense Hank Taylor durante un briefing al Pentagono. L'ufficiale ha anche spiegato che sono sul posto tra i 3mila e i 3500 soldati Usa impegnati per assicurare l'evacuazione del personale americano presente a Kabul. Sono due i voli decollati ieri dalla capitale afgana in direzione Stati Uniti.

Nelle prossime ore e nei prossimi giorni "ci saranno nuovi ponti aerei per riportare in Italia tutti i nostri connazionali e gli afgani che hanno collaborato in questi vent'anni con le truppe italiane e con la nostra ambasciata, e che per questo ora rischiano la vita insieme alle loro famiglie. Chi ha consapevolezza della violenza e del terrore talebano non dorme la notte per portare in salvo quante più vite possibili". Lo ha assicurato il Sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, intervistato da Sky TG24.

I talebani intanto hanno annunciato l'amnistia generale per tutti i funzionari statali, invitandoli a tornare al lavoro, due giorni dopo aver preso il potere: "E' stata dichiarata un'amnistia generale per tutti (...), quindi dovreste riprendere il vostro stile di vita con piena fiducia", si legge in una nota. Ora promettono la creazione di un governo "inclusivo" e il ritorno alla "normalità" nel Paese.

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