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Martedì, 23 Aprile 2024
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Charlie Hebdo, francesi in piazza con le matite alzate

Decine di migliaia di persone a Place de la République a Parigi dopo la strage nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo. Manifestazioni anche nel resto della Francia: così il Paese risponde al terrorismo

ROMA - Matite verso il cielo, candele, lacrime e tanta rabbia. La Francia reagisce e si ritrova in piazza a Parigi e in altre città per manifestare solidarietà alle vittime dell'attacco al settimanale satirico Charlie Hebdo. "La libertà di stampa non ha prezzo. Il fondamentalismo, di qualsiasi tipo, non passerà", recita uno dei cartelli che si sono alternati, ieri sera, a quelli diffusi tramite il sito internet della redazione di Charlie Hebdo: "Je suis Charlie".

I francesi si sono mobilitati dopo la strage avvenuta nel cuore di Parigi nella sede del quotidiano satirico. Il bilancio è di dodici vittime, tra cui il direttore Stephane Charbonnier e altri tre dei vignettisti Georges Wolinski, Cabu (Jean Cabut) e Tignous (Bernard Verlhac), oltre a due poliziotti intervenuti nel tentativo di fermare la furia omicida degli assalitori. Altre quattro persone sono rimaste ferite in modo grave e cinque in modo lieve.

PARLA IL PRESIDENTE - Il presidente francese François Hollande ha decretato una "giornata di lutto nazionale" per oggi in Francia ed ha rinnovato il suo appello all'unità del Paese. "La nostra migliore arma è la nostra unità. Niente ci può dividere, niente deve separarci", ha detto il capo dello Stato francese in un breve e solenne appello alla Nazione trasmesso ieri sera dalle tv. Le bandiere in tutta la Francia saranno a mezz'asta per tre giorni, ha aggiunto Hollande. 

ATTENTATO ALLA SEDE DEL GIORNALE CHARLIE HEBDO | FOTO TWITTER

SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE - Da tutto il mondo è arrivata unanime la solidarietà alla Francia. Il presidente Usa Barack Obama, il primo ministro britannico David Cameron, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente russo hanno condannato l'attentato. Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano ha scritto un messaggio a Hollande, nel quale ha parlato di un gesto "vile ed esecrabile, che non colpisce semplicemente un giornale, ma uno dei pilastri sui quali si basa la nostra civiltà, la libertà di stampa". Anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato che si recherà in visita all'Ambasciata di Francia a Roma e ha parlato di "orrore e sgomento" per la strage.

Charlie Hebdo: le vittime dell'attentato

Quello di ieri è stato il peggiore attentato in Francia da decenni. Nel 1995 esplose una bomba nella stazione della metropolitana di Paris-Saint Michel, uccidendo otto persone e ferendone 119. Responsabile ne furono i radicali islamici algerini. Inoltre, Mohammed Merah, che si diceva ispirato da al Qaida, nel 2012 a Tolosa ha ucciso otto persone, tra le quali tre soldati francesi e quattro ebrei (tre bambini e un rabbino). Charlie Hébdo è finita nel mirino degli estremisti islamici doppo aver ripubblicato nel 2006 una serie di caricature di Maometto, originariamente pubblicate dal giornale danese Jyllands-Posten, che fecero infuriare il mondo islamico. Poi nel settembre 2012 Charlie Hebdo pubblicò altre vignette che mostravano Maometto nudo. Il direttore, Charb, viveva sotto la protezione della polizia, dopo aver ricevuto minacce.

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