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Sabato, 20 Aprile 2024
Come va all'estero / Francia

La Francia dice addio alle restrizioni (compresa la mascherina al chiuso). E l'Italia?

Da oggi per accedere alle attività ricreative non sarà più necessario il "pass vaccinal". Il governo italiano è più cauto

La Francia dice addio a quasi tutte le restrizioni introdotte per contrastare la diffusione del Covid. Da oggi infatti in tutto il Paese non è più necessario indossare le mascherine nelle aule scolastiche, nei negozi, negli uffici e in molti altri luoghi al chiuso. In sostanza i dispositivi di protezione resteranno obbligatori solo sui trasporti e nelle strutture sanitarie. Non solo. Sempre da oggi non sarà più obbligatorio esibire il "pass vaccinal" (corrispondente al nostro super green pass) per entrare nei ristoranti, nei cinema e in tutti gli altri luoghi che ospitano attività ricreative.

Il governo francese ha deciso così di allentare quasi tutte le misure in vigore. L'obbligo di indossare le mascherine all'aperto era stato tolto già da inizio febbraio. Revocati anche i limiti di presenze nelle sale dei concerti e agli eventi sportivi, mentre il lavoro da casa non è più obbligatorio già da qualche settimana, anche se resta raccomandato. 

Il governo italiano resta cauto: "Green pass via solo a fine maggio"

La decisione di Parigi, peraltro annunciata già un paio di settimane fa, è un assist per la Lega che torna a chiedere al governo di cancellare o rimodulare la carta verde. "Oggi la Francia toglie tutte le restrizioni e in Francia ci sono molti meno vaccinati che in Italia” ha detto Matteo Salvini, a margine della visita alla Fiera di Milano Rho, invitando l’esecutivo a "fare come i cugini francesi. Quindi con il 31 marzo con la fine dello stato di emergenza di togliere Green pass, super Green pass, tutti i divieti e le restrizioni come stanno facendo la grande maggioranza dei paesi europei".  

L’ipotesi, che resta pur sempre un'ipotesi, è che qualcosa possa cambiare anche in Italia a partire dal 1° aprile quando il super green pass potrebbe non essere più richiesto nei bar e nei ristoranti. Ma per mandare in pensione il certificato verde servirà più tempo. A dirlo è stato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa intervenuto a '24 Mattino' su Radio24. "Ritengo ragionevole pensare che con fine maggio nel nostro Paese il green pass non sarà più richiesto" ha detto Costa.

Il green pass, ha aggiunto il sottosegretario, "è stato uno strumento utile, ci ha permesso di riaprire tutte le attività. Abbiamo riaperto il 26 aprile e non abbiamo più chiuso grazie al green pass. Credo che dal 1° aprile - ha precisato Costa - ci saranno alcune situazioni in cui il certificato non sarà più richiesto pensiamo ai bar e ristoranti all'aperto, alle attività sportive all'aperto. Poi una seconda fase nel mese di maggio dove ci sarà un altro allentamento e credo - ha concluso - che ci sono le condizioni per pensare ad un'estate senza restrizioni".

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