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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Francia, stipendi tagliati del 30%, metà dei ministri sono donne

Varata la squadra di Governo di François Hollande. Su 34 dicasteri, 17 saranno a 'guida rosa'. E in tempo di crisi, stipendi ridotti per tutti

Sono stati resi noti i nomi di coloro che formeranno il nuovo governo guidato da François Hollane e Jean-Marc Ayrault. Il cambiamento voluto dal nuovo capo di Stato socialista è immediatamente evidente. Gli stipendi dei nuovi ministri sono infatti stati tagliati del 30%, e la metà delle cariche sono ricoperte da donne

I francesi hanno dovuto attendere a lungo per conoscere i nomi dei nuovi ministri. Il discorso di Ayrault era atteso per ieri alle 16, ma il primo ministro ha parlato solo dopo le 19. Sembra infatti che ci siano state non poche difficoltà nell'attribuire le nomine, come riporta il quotidiano francese Le Figaro. La formazioni proposta dovrà infatti guidare il Paese fino alle elezioni legislative del 10-17 giugno, sperando che i socialisti riescano nuovamente a portare a casa la vittoria. 

Dei 34 ministri, ben 17 sono donne. Uno dei ruoli chiave è ricoperto da Laurent Fabius a cui è stato affidato il dicastero degli Esteri. Veterano della politica , era già stato primo ministro sotto François Mitterand, ed è famoso per aver votato no al referendum sulla Costituzione europea. A seguire spunta il nome di Pierre Moscovici al dicastero dell'Economia. Il neo-ministro è vicino a Dominique Strauss-Kahn, l'ex direttore generale del Fondo Monetario internazionale che solo un anno fa sembrava avere l'Eliseo in tasca. 

Dai nomi proposti si vede come Ayrault abbia cercato di formare un governo in grado di tenere conto degliequilibri esistenti all'interno del Partito socialista. Ad esempio spuntano i nomi delle fedelissime di Ségolène Royal, ex compagna di Hollande e candidata alle presidenziali nel 2007. La più famosa è sicuramente Najat Vallaud-Belkacem, portavoce del governo e ministro delle Pari opportunità. 

Alcune poltone sono state affidate anche alle sostenitrici di Martine Aubry, come Marylise Lebranchu che ottiene il ministero delle Riforme dello Stato. Nonostante questo, non si può non notare l'assenza della stessa Aubry. Hollande e il sindaco di Lilla si sono trovati faccia a faccia durante le primarie dell'autunno scorso, quando i sostenitori del Partito socialista si trovarono a scegliere il candidato da proporre per la corsa all'Eliseo. Proprio in quella occasione la figlia di Jacques Delors accusò il neo-presidente di essere l'esponente della 'gauche molle' ('la sinistra fiacca'), non nascondendo una certa antipatia per il collega. 

La Aubry, segretario del partito, si è vista sfilare sotto il naso prima il ruolo di primo ministro e poi il dicastero della Cultura e dell'Educazione, andato a Vincent Peillon, che ambiva a questa poltrona da molti anni. La figlia di Delors ha però nascosto la propria delusione. “Abbiamo convenuto che … il posto dove sono più utile è alla testa del partito”, ha dichiarato. Riguardo alla nomina di Ayrault, ha detto che si tratta di una persona vicina a Hollande e che “nello stato attuale delle cose un'intesa perfetta” tra presidente e primo ministro “è essenziale”. La Aubry si è quindi detta  “in perfetta sintonia” con quelle che sono state le scelte nelle nomine di governo. 

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