Francia nel caos per le proteste contro la riforma del lavoro
La polizia ha sgomberato le raffinerie occupate dai dipendenti del settore petrolifero. Ma è ancora difficile fare il pieno di benzina ai distributori
FRANCIA - Le autorità francesi hanno deciso di intervenire con la forza per sbloccare le raffinerie e i depositi di petrolio a Fos-sur-Mer nel sudest della Francia, occupati in segno di protesta contro la riforma del lavoro voluta dal governo. Le forze dell'ordine francesi hanno impiegato due ore per riuscire a entrare alla raffineria Esso e nel deposito di carburante di Fos-Sur-Mer, bloccati dai membri del sindacato CGT, che hanno opposto "molta resistenza", secondo una fonte di polizia.
CODE AI DISTRIBUTORI - Sei delle otto raffinerie del Paese sono state bloccate ieri e molti depositi restano inaccessibili ancora sia a Fos-sur-Mer sia nel nord a Valenciennes. Ieri circa 1.500 stazioni di servizio su 12mila in Francia hanno chiuso o hanno esaurito i carburanti, ha dichiarato il ministro dei Trasporti Alain Vidalies. L'Unione francese delle industrie petrolifere ha voluto tuttavia rassicurare i consumatori sottolineando che "non c'è mancanza" di carburante ma soltanto "una situazione di tensione".
LA SITUAZIONE - Delle cinque raffinerie di Total, in due si registrano ancora rallentamenti per la "chiusura di due unità". A Feyzin (Rhône), la produzione è completamente ferma, ha aggiunto la compagnia francese. Secondo CGT, la raffineria Petroineos a Lavera è stata colpita dallo sciopero. I due stabilimenti di raffinazione di Esso, de Fos-sur-Mer e de Port-Jérôme-Gravenchon, continuano a funzionare normalmente ma a Fos le consegne "sono bloccate".
"NON UN PASSO INDIETRO" - Il premier francese Manuel Valls non fa passi indietro sulla riforma della legge del lavoro e ha promesso che il testo "non sarà ritirato", che verranno "liberate altre raffinerie" e ha richiamato il sindafato Cgt alla "responsabilità", aggiungendo che la sigla sindacale, secondo lui, è in "impasse".
Lo Stato ha esercitato grande fermezza e determinazione. Le forze dell'ordine sono intervenute da venerdì per evacuare i depositi bloccati in Bretagna, Normandia, nel Nord della Francia e in Alvernia. Altri siti saranno sbloccati
"LA LEGGE NON SI TOCCA" - "C'è un disegno di legge che è stato adottato dall'Assemblea nazionale con l'impegno del governo. Nessuna mozione di sfiducia è stata approvata. Questo testo proseguirà il suo iter in Senato e all'Assemblea nazionale. Siamo in democrazia. Non ritireremo il testo", ha insistito Valls aggiungendo che il sindacato Cgt "avrà una risposta ferma" dal governo in caso di scontro frontale.