E' uscita dal coma farmacologico la bambina di 7 anni, sopravvissuta miracolosamente alla strage in Alta Savoia, in Francia, nella quale sono morti anche i suoi genitori, entrambi cittadini britannici di origine irachena, la nonna e un ciclista.

Testimonianza fondamentale - La testimonianza della piccola, raggiunta all'ospedale di Grenoble dagli zii, potrebbe essere essenziale per fare luce su quanto accaduto.

“E' uscita dal come farmatologico, ora si trova sotto sedativi” ha dichiarato al quotidiano Le Monde il procuratore di Annecy, Eric Maillaud, il quale ha confermato che la bambina verrà “interrogata tra qualche tempo”. La piccola, che ha ricevuto due colpi alla testa e una pallottola in una spalla, è infatti l'unica che potrebbe aver visto gli assalitori.

La sorellina affidata ai servizi sociali - Intanto è tornata ieri in Inghilterra la sorellina di 4 anni, sopravvissuta alla strage dopo che aveva trovato riparo sotto il corpo senza vita della madre. “Al suo arrivo è stata affidata ai servizi sociali” ha fatto sapere Maillaud, anche se ha ammesso di non sapere dove si trovi ora. 

Le autorità francesi e quelle britanniche stanno lavorando insieme per cercare di fare luce su una vicenda che ha ancora molti punti oscuri. Nella strage sono morti Saad al Hilli, un ingegnere aerospaziale britannico di origini irachene, la moglie Iqbal, la madre della donna, con passaporto svedese, e un ciclista francese di 45 anni. I cadaveri sono stati ritrovati in un parcheggio non lontani dal lago di Annecy, vicino alla macchina della famiglia Hilli. Le vittime sono state uccise con due colpi di arma da fuoco alla testa, come se si trattasse di un'esecuzione. 

Gli inquirenti hanno interrogato Zaid, il fratello di Saad. Secondo alcuni testimoni, i due avrebbero litigato a causa dell'eredità del padre. È stato però proprio l'uomo a recarsi alla polizia, per smentire qualsiasi suo coinvolgimento nella tragica vicenda.