Francia, la guerra fratricida nell'UMP fa il gioco del Front National

L’UMP, il principale partito della destra francese, affronta una nuova frattura che non pone fine, come in tanti speravano nel partito, a una guerra fratricida dagli esiti imprevedibili.  Dopo giorni di polemiche, una commissione interna ha confermato che Jean Francois Copé ha vinto la leadership del partito, nello scrutinio del 18 novembre scorso. Dati però nuovamente contestati dallo sfidante ed ex primo ministro Francois Fillon, che considera illegale la decisione della commissione.

Copé, che è sindaco di una cittadina vicino a Parigi, dice: "La commissione nazionale ricorsi ha confermato la mia elezione, ha addirittura constatato un margine più ampio in mio favore. Ora ciascuno deve rispettare il risultato delle urne e lo statuto del nostro partito”. La decisione della commissione non risolve il contenzioso che si è aperto nella "famiglia politica" cofondata dall’ex presidente Sarkozy. Negli ultimi giorni diversi esponenti del partito avevano sollecitato la mediazione di "Sarkò" per evitare una scissione.

La destra transalpina ha urgente biosgno di un leader dalla solida legittimità, in grado di tirar fuori l’intera compagine dall’umiliante impasse nel quale ormai giace a dispetto della sua credibilità nei confronti degli stessi aderenti. "Temo che ci saranno conseguenze molto difficili da arginare" dice Luc Chatel, membro dello staff di Copé. "Ma il solo modo di salvare la situazione è il rispetto per le regole. Quando si è responsabili politici, quando si è stati ministro o Primo ministro, si rispettano le regole". Nemmeno troppo velato il riferimento all'ex premier Fillon.

La lotta fratricida tra le due anime della destra lascia il governo socialista senza un’opposizione con cui interloquire. Sarkozy, che nonostante la sconfitta alle elezioni del 6 maggio rimane la figura più carismatica del partito di centrodestra, suggerisce una via d'uscita: "Occorre tornare alle urne per evitare l'escalation del conflitto", ha detto Sarkozy. In serata il portavoce di Fillon, Eric Ciotti, ha detto che "questa sembra in effetti l'unica soluzione ragionevole". In caso contrario, i "fillonisti" sono disposti a creare un gruppo parlamentare autonomo. Si dimette intanto dalla dirigenza del partito un altro personaggio chiave: il tesoriere. "Non ce la faccio più a sopportare l'atmosfera in direzione - ha detto Dominique Dord - e le casse del partito ormai sono vuote".

L'implosione della destra fa il gioco del Front National di Marine Le Pen, che afferma: "L'UMP non esiste più. E' finito". Il FN si vuole presentare come l'unico partito in grado di fare opposizione al governo socialista di Francois Hollande: "Accoglieremo i membri dell'UMP a braccia aperte, perché la battaglia contro la sinistra va combattuta oggi, domani e nei mesi a venire. E l'UMP non è in grado di portare avanti questa battaglia".