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Mercoledì, 24 Aprile 2024
FRANCIA / Francia

Le vignette su Maometto spaventano la Francia: scuole chiuse

Le immagini sono uscite sul giornale "Charlie Hebdo". Decisa per venerdì la chiusura di scuole, istituti e rappresentanze diplomatiche francesi presenti nei Paesi musulmani

Nella bagarre mondiale sorta a causa del film “Innocence of Muslims” non poteva mancare l'intervento di Charlie Hebdo, la rivista satirica francese che in passato è stata più volte criticata proprio per aver pubblicato delle vignette su Maometto.

Oggi nelle edicole è uscito un numero speciale, dedicato proprio al film che ha scatenato le proteste nel mondo islamico. In una delle vignette si vede il Profeta che viene ripreso da un telecamera mentre improvvisa una posa sexy.

"Piratato" il sito Internet di Charlie Hebdo - Al momento è impossibile accedere al sito Internet del giornale che, secondo quanto riporta lo stesso settimanale, sarebbe stato "piratato", mentre sulla pagina Facebook della rivista piovono commenti di tutti i generi.

Le autorità parigine hanno deciso di aumentare le pattuglie di sicurezza intorno alla sede di Charlie Hebdo, provvedimento ritenuto necessario dopo che meno di un anno fa, nel novembre del 2011, un incendio doloso aveva distrutto la vecchia sede. 

Chiuse le scuole e le ambasciate francesi - Le autorità stando intanto correndo ai ripari. Come riporta il quotidiano Le Monde, il Quai d'Orsay ha deciso di chiudere questo venerdì tutte le scuole, gli istituti e le rappresentanze diplomatiche francesi presenti in una ventina di Paesi musulmani. “Sono contrario a ogni tipo di provocazione, soprattutto in un periodo così delicato come questo” ha commentato il ministro degli Esteri Laurent Fabius, impegnato in una visita ufficiale in Egitto.  Anche il primo ministro Jean-Marc Ayrault si è detto contrario ad “ogni tipo di eccesso” ed ha fatto appello “allo spirito di responsabilità di ognuno”, ricordando però che coloro che si sentono colpiti da queste vignette hanno la possibilità di presentarsi in tribunale. 

La protesta contro il film su Maometto a Copenhagen

Critiche sono arrivate anche dalle autorità religiose musulmane presenti nel Paese. Il rettore della moschea di Parigi ha detto di “aver appreso con stupore, tristezza e inquietudine la notizia” della pubblicazione delle vignette, che potrebbe scatenare un'altra ondata di proteste nel mondo islamico, come scrive Le Figaro. Anche il Consiglio francese della religione musulmana ha lanciato un appello ai fedeli, invitandoli a “non rispondere alla provocazione”. Richard Prasquier, presidente del Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche in Francia, ha definito “irresponsabile” la pubblicazione delle vignette su Maometto, in particolare alla luce di quanto sta avvenendo nel mondo musulmano. 

Charlie Hebdo ha però difeso la propria decisione, invocando la libertà di espressione. “Se cominciamo a chiederci se abbiamo il diritto di disegnare o meno Maometto, se è pericoloso farlo o no, poi la domanda seguente sarà 'possiamo disegnare dei musulmani nei giornali?', e poi 'possiamo rappresentare degli esseri umani nei giornali?'. Alla fine non faremo più niente, e quei pochi estremisti che si trovano nel mondo e in Francia avranno vinto” ha spiegato Charb, direttore del giornale. “Non chiedo certo ai musulmani più intransigenti di leggere Charlie Hebdo” ha infine concluso. 

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