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Venerdì, 19 Aprile 2024
Covid-19 / Regno Unito

"Il 60% dei ricoverati è vaccinato": clamorosa gaffe del consigliere di Johnson

Il consigliere scientifico del governo inglese, sir Patrick Vallance, si corregge dopo ore e ore: in realtà il 60% dei ricoveri per Covid riguarda persone non vaccinate

Nel Regno Unito il 60% dei ricoverati in Gran Bretagna non è vaccinato. Il problema è che ieri il consigliere scientifico del governo sir Patrick Vallance è stato protagonista di una gaffe clamorosa. In conferenza stampa l'esperto comunicatore ha detto il contrario, ovvero che "il 60% dei ricoverati per Covid negli ospedali ha ricevuto due dosi di vaccino, ma non sorprende, visto che due terzi della popolazione adulta è vaccinata nel Regno Unito" e, aveva continuato Vallance, "i vaccini non offrono una protezione assoluta contro contagi e ricoveri". 

In serata il dietrofront, quando ormai la notizia sballata aveva fatto ampiamente il giro dei social. "Correggo una statistica che ho dato alla conferenza stampa di oggi, 19 luglio - ha twittato Vallance - Circa il 60% dei ricoveri per Covid non riguarda persone con doppia vaccinazione, anzi il 60% dei ricoveri per Covid riguarda persone non vaccinate".

Quanto sono efficaci i vaccini anti covid

Cummings: "Johnson era anti-lockdown perché rischiavano solo ultra 80enni"

Lo scorso autunno il premier britannico Boris Johnson era contrario a operare nuovi lockdown anti Covid "per uno strano insieme di motivi, in parte ritenendo che 'è tutto senza senso, i lockdown comunque non funzionano' e in parte 'è terribile ma le persone che moriranno saranno quasi tutti ultra 80enni'". Lo ha riferito in una intervista alla Bbc Dominic Cummings, ex capo consulente del governo Gb sulla lotta al Covid.

"Lo hanno sentito tante persone, il primo ministro lo ha scritto a me e a altre persone", ha aggiunto. L’emittente ha anticipato brani dell’intervista che verrà trasmessa domani sera. Il tutto mentre la rimozione delle misure anti Covid nel Regno Unito ha (ri)messo Johnson nel mirino dei critici, mentre in altri Paesi europei la diffusione di varianti viene all’opposto usata per ipotizzare nuove misure restrittive (che stridono rispetto alla linea del premier britannico).

L’ex consulente sostiene che secondo il premier Gb era meglio lasciar circolare il virus piuttosto che distruggere l’economia e viene incalzato dall’intervistatrice, che rimarca come le sue siano "affermazioni gravi" e poi gli chiede se pensi che Johnson "abbia messo i suoi interessi" davanti al bene pubblico. "Certamente lo ha fatto – risponde -: ha messo il suo interesse politico davanti alla vita delle persone". Downing Street ha precisato - come fa da mesi - che il premier ha intrapreso "le iniziative necessarie per proteggere le vite e i mezzi di sostentamento, sulla base delle migliori consulenze scientifiche disponibili".

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