Gaza, l'accordo sugli ostaggi potrebbe arrivare a breve: ecco come funzionerebbe
Prevista una tregua di 4 o 5 giorni per lo scambio degli ostaggi e uno stop alla sorveglianza aerea con i droni sul nord della Striscia
Importanti novità giungono dal Medio Oriente su una possibile pausa nei combattimenti nella Striscia di Gaza e su uno scambio di ostaggi tra Hamas e Israele. "Stiamo facendo progressi, non vorrei esagerare con le parole, ma spero che avremo presto buone notizie", ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un incontro con i soldati riferendosi al rilascio degli ostaggi. L'ufficio del primo ministro ha annunciato una riunione del gabinetto di guerra, cui seguirà un vertice del gabinetto di sicurezza, infine si riunirà il governo. Conferme in tal senso arrivano anche dal presidente americano Joe Biden: "Siamo molto vicini a riportare alcuni degli ostaggi a casa, la situazione è buona".
L'accordo tra Israele e Hamas
L'accordo tra Israele e Hamas potrebbe prevedere "tra i 4 e i 5 giorni di pausa nei combattimenti" nella Striscia e il rilascio di 50 ostaggi in cambio di 3 palestinesi detenuti per ciascun civile israeliano liberato. A riferire i termini dell’accordo la Cnn, citando "diverse fonti". Secondo il quotidiano israeliano Haaretz Hamas dovrebbe rilasciare 30 bambini, 8 madri e 12 donne.
Previsto anche il rilascio di altri ostaggi per ogni giorno aggiuntivo di tregua, con il totale che potrebbe arrivare a 80. Dovrebbero essere 10 ostaggi israeliani per ogni giorno di stop ai combattimenti, secondo quanto riferisce una fonte politica israeliana ad Haaretz. Durante la tregua Israele potrebbe anche sospendere la sorveglianza aerea con i droni sul nord della Striscia per "almeno 6 ore al giorno".
Nonostante i progressi il premier israeliano Netanyahu ha ribadito che l’obiettivo rimane quello della "distruzione di Hamas. Non ci fermeremo finché non lo realizzeremo".
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