Non solo Gaza: sale la tensione tra Israele e le frontiere con Libano e Cisgiordania
Voci su negoziati e proposte di tregua si rincorrono da giorni ma al momento senza esito.
Non si ferma l'escalation di violenza tra Israele e Hamas, la peggiore fiammata dalla guerra del 2014. Sono oltre duemila i razzi sparati dall'enclave palestinese da lunedì pomeriggio, ai quali lo Stato ebraico ha risposto con centinaia di raid, prendendo di mira le infrastrutture militari del Movimento islamico ma anche la sua dirigenza. Sono almeno 126 i morti finora nella Striscia tra cui 31 minorenni e 950 feriti, mentre in Israele si contano 8 vittime.
Non si arresta neanche la tensione all'interno dello Stato ebraico, dopo tre notti consecutive di scontri tra arabi ed ebrei in diverse città. La polizia ha vietato l'accesso ai non residenti a Lod, uno degli epicentri delle violenze intercomunitarie, mentre è ancora in vigore il coprifuoco notturno dalle 20.
E dopo gli scontri fra arabi ed ebrei nelle città israeliane, si infiamma anche la Cisgiordania: almeno 10 i palestinesi rimasti uccisi e circa 150 i feriti in diverse città dei Territori occupati, alla vigilia del 15 maggio, data della 'Nakba' con cui i palestinesi ricordano la nascita dello Stato di Israele nel 1948 e il loro esodo.
Il clima in Cisgiordania, oggi 10 morti nelle manifestazioni, è tornato quello della seconda Intifada. E sono riapparsi nelle strade di Jenin (video) anche i militanti armati dei Martiri di Al Aqsa, gruppo di Fatah. pic.twitter.com/hU0F2PVKkl
— michele giorgio (@michelegiorgio2) May 14, 2021
Tensioni si sono registrate anche al confine con il Libano, dove manifestanti pro-palestinesi sono stati colpiti da fuoco israeliano e uno di loro è morto. Non è immune neanche la Giordania: migliaia di cittadini del Regno hashemita hanno protestato ad Amman mentre a centinaia si sono affollati alla frontiera con Israele, sfondando i cordoni di sicurezza e inneggiando alla moschea di al-Aqsa, dove la settimana scorsa sono avvenuti i violenti scontri tra palestinesi e polizia israeliana, dai quali e' scaturita l'escalation tra Hamas e lo Stato ebraico.
Infine, dalla Siria sono stati lanciati tre razzi verso Israele, caduti in una zona disabitata sulle Alture del Golan.
Tamir Iron Dome interceptor missiles fired from #Israel attempting to strike rockets fired by #Gaza-based militant groups. pic.twitter.com/z6MQh3Mikj
— Joe Truzman (@Jtruzmah) May 14, 2021