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Giovedì, 25 Aprile 2024
MEDIO ORIENTE

Gaza, ora sarà ancora più inferno

Dopo il "no" dell'ala militare di Hamas alla proposta egiziana per il cessate il fuoco, Israele ha ripreso i bombardamenti della Striscia. Netanyahu alla tv di Stato: "Agire con forza"

Ancora raid su Gaza. Ancora bombe. E ancora morte e distruzione. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha addossato ad Hamas e alla Jihad islamica la responsabilità di aver respinto la proposta egiziana per il cessate il fuoco. E così, in seguito ai ripetuti lanci di razzi odierni contro Israele, se ne sono contati almeno 35, ha ordinato alle forze armate "di agire con forza contro obiettivi terroristici a Gaza".

IL BILANCIO - E' destinato, quindi, tristemente a salire il bilancio dei morti palestinesi sotto gli attacchi israeliani: stamattina le vittime ufficiali dei raid erano 194, con oltre 1.400 persone rimaste ferite. Ma ora, dopo solo sei ore di tregua, il rischio è che l'inferno diventi ancora più inferno.

IL NO DI HAMAS - Come riportato dal quotidiano israeliano Haaretz, ecco il testo del "cessate il fuoco" proposto dall'Egitto: "In virtù della responsabilità storica dell'Egitto e nel convincimento dell'importanza di raggiungere la pace nella regione, proteggere la vita degli innocenti e mettere fine allo spargimento di sangue, l'Egitto chiede a Israele e a tutte le fazioni palestinesi di attuare un cessate il fuoco immediato, in ragione del fatto che l'escalation della violenza e le vittime che ne risultano non sono nell'interesse di nessuna delle due parti. Nel periodo del cessate il fuoco, entrambe le parti rispetteranno quanto segue: 

A. Israele metterà fine alle ostilità contro la Striscia di Gaza via terra, mare e aria e si impegnerà ad astenersi dal condurre qualsiasi raid di terra contro Gaza e dal colpire i civili. B. Tutte le fazioni palestinesi a Gaza metteranno fine a tutte le ostilità dalla Striscia contro Israele via terra, mare e aria e da sottoterra e si impegneranno ad astenersi dal lanciare qualunque tipo di razzo e dal condurre attacchi sui confini o prendere di mira i civili. C. I valichi saranno aperti e il transito di persone e merci sarà facilitato, una volta che la situazione della sicurezza diventa stabile sul terreno. D. Altre questioni, incluse quelle di sicurezza, saranno discusse con le due parti.

Metodo di attuazione dell'iniziativa: A. È stato deciso di dare inizio all'attuazione dell'accordo di de-escalation alle ore 9.00 (0600 Gmt) del 15/7/2014, in attesa dell'attuazione di un cessate il fuoco completo entro 12 ore dall'annuncio dell'iniziativa egiziana e della sua accettazione incondizionata da entrambe le due parti; B. Delegazioni di alto livello del governo israeliano e delle fazioni palestinesi saranno ospitate al Cairo entro 48 ore dall'inizio dell'attuazione dell'iniziativa, per concludere colloqui per il consolidamento del cessate il fuoco e la ripresa di misure di confidence-building tra le due parti. I colloqui saranno condotti con ognuna delle due parti separatamente (in conformità agli accordi del 2012 al Cairo per il consolidamento della de-escalation). C. Delegazioni di alto livello del governo israeliano e delle fazioni palestinesi saranno ospitate al Cairo entro 48 ore dall'inizio dell'attuazione dell'iniziativa, per concludere colloqui per il consolidamento del cessate il fuoco e la ripresa di misure di confidence-building tra le due parti. I colloqui saranno condotti con ognuna delle due parti separatamente.

KERRY (USA) - ll segretario di Stato, John Kerry, ha chiesto oggi ad Hamas di accettare la proposta egiziana di cessate il fuoco con Israele. In un comunicato del dipartimento di Stato, il capo della diplomazia di Washington ha poi espresso la sua soddisfazione per la decisione di Israele di accettare la proposta avanzata dal Cairo. "La proposta egiziana per un cessate il fuoco e negoziati (di pace, ndr) sono l'occasione di mettere fine alle violenze e di ripristinare la calma", ha dichiarato Kerry. "Ci rallegriamo della decisione del gabinetto israeliano di accettare questa proposta. Incoraggiamo vivamente tutte le altre parti coinvolte a fare altrettanto", ha aggiunto il segretario di Stato Usa.

ERDOGAN (TURCHIA) - "Terrorismo di Stato". È questa l'accusa che il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha rivolto a Israele per i suoi raid contro la Striscia di Gaza. "Israele continua a commettere terrorismo di Stato nella regione - ha detto Erdogan in una riunione con i deputati del suo partito, l'islamico Akp - Nessuno, eccetto noi, gli dice di smettere". Il premier turco ha quindi accusato lo Stato ebraico di "massacrare" i palestinesi. "Fino a che punto il mondo rimarrà in silenzio di fronte a questo terrorismo di Stato?", si è chiesto Erdogan, più volte interrotto dalla platea che scandiva "Israele assassino". 

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