Casa di Tel Aviv colpita da un razzo sparato da Gaza: "Reagiremo con tutta la forza"
Il premier israeliano Netanyahu torna in patria dopo lʼincontro con Donald Trump. Truppe al confine
Sale la tensione, di nuovo, in Medio Oriente. Sette persone - tra le quali tre bambini - sono rimaste ferite in Israele nell'esplosione di un razzo sparato dalla Striscia di Gaza che ha centrato un'abitazione a nord di Tel Aviv. Il razzo, riportano i quotidiani israeliani, ha colpito la casa a Moshav Herut, nella località di Kfar Saba.
Dopo l'impatto l'edificio è crollato, come è possibile vedere dalle foto qui sotto.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha deciso di anticipare il suo rientro dagli Stati Uniti a seguito dell'attacco. Netanyahu - che tornerà in Israele dopo l'incontro con il presidente Donald Trump - ha sottolineato che Israele "risponderà con forza" ed ha detto che ha deciso di rientrare "per gestire le nostre operazioni da vicino".
Il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, ha annullato una prevista conferenza stampa. Lo ha riferito il sito del quotidiano 'Haaretz', citando fonti del movimento islamico, secondo le quali diversi esponenti di Hamas si sono rifugiati nei loro nascondigli in attesa della risposta militare di Israele. Nessuna organizzazione palestinese per il momento ha rivendicato la responsabilità del lancio del razzo.
Trump incendia (ancora) il Medio Oriente: preoccupazione per i caschi blu italiani
Durissimo il commento del portavoce del ministero degli esteri israeliano Emmanuel Nachshon: "Un razzo sparato da Gaza è esploso a nord di Tel Aviv, ferendo israeliani. Questo è un atto di aggressione deliberato e pericoloso condotto da terroristi palestinesi, incoraggiati indubbiamente dalla compiacenza del Consiglio delle Nazioni unite per i diritti umani". Il riferimento è a una recente condanna a Israele giunta appunto dall'organizzazione dell'Onu.
Secondo l'esercito israeliano a lanciare il missile è stata Hamas, l'organizzazione armata di liberazione palestinese, da una postazione nella zona di Rafah, a sud della Striscia. Un portavoce militare, il generale Ronen Manelis, ha fatto sapere che due brigate si stanno dirigendo verso il sud del Paese e che sono stati allertati migliaia di riservisti. Israele ha inoltre chiuso i valichi di frontiera di Erez (persone) e Kerem Shalom (merci) con la Striscia fino a nuovo ordine. Lo ha deciso il Coordinatore delle attività di governo nei Territori, generale Kamil Abu Rukun. Al tempo stesso è stata ridotta l'area della zona di pesca a largo di Gaza.