Raid israeliani su Gaza, uccisi tre comandanti di Hamas
Tre comandanti delle Brigate Izzedin al-Qassam, ala militare di Hamas, sono stati uccisi in un'incursione dell'aviazione israeliana a Rafah, nella Striscia di Gaza: lo ha annunciato la stessa organizzazione palestinese
Torna nel vivo l'operazione "Margine Protettivo" e riprendono i raid israeliani su Gaza, dopo il fallimento della tregua e delle mediazioni in Egitto. La paura della popolazione è che il conflitto possa non cessare mai, ma andare avanti a un'intensità sempre più bassa: niente più attacchi devastanti ma neppure un cessate il fuoco.
CONFLITTO TRA ISRAELE E HAMAS - Dopo le mediazioni al Cairo il conflitto si è inasprito tra lo Stato d'Israele e Hamas: nelle scorse notti già le bombe israeliane avevano tentanto di uccidere uno dei leader delle Brigate Izzedin al-Qassam, braccio armato dell'organizzazione palestinese e alla fine nel raid sono morte la figlia di due anni e la moglie.
TRE LEADER DI HAMAS UCCISI - La notte scorsa sono stati uccisi tre comandanti di Izzedin al-Qassam e i bombardamenti israeliani si sono concentrati a Rafah. E' stata la stessa Hamas ad annunciare la loro morte durante il raid: si tratta di Muhammad Abu Shammala, Raed al-Attar e Muhammad Barhoum. Nell'attacco sono stati uccisi anche cinque civili e almeno 40 persone sono state ferite.
SALE A 2040 IL NUMERO DELLE VITTIME - Il conteggio delle vittime sale a 2040: in una notte sono morte in tutto 22 persone nella Striscia, tutti palestinesi. Più di settanta invece il numero degli israeliani morti dall'8 luglio, data d'inizio del conflitto.