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Sabato, 20 Aprile 2024
Mondo Stati Uniti d'America

George Floyd, la grande marcia contro razzismo e violenza della polizia

La mobilitazione principale a Washington. Cortei anche a New York, Philadelphia, Los Angeles, San Francisco e in simultanea in centinaia di città in tutto il mondo. Trump, blindato alla Casa Bianca, punge: "Meno gente del previsto"

Da New York a Washington, da Los Angeles a Philadelphia, decine di migliaia di persone sono scese in strada in molte città d'America per protestare contro la morte di George Floyd, contro il razzismo e le violenze della polizia. La manifestazione più imponente a Washington, dove il coprifuoco è stato revocato e le proteste rimangono pacifiche. Al grido di 'Black Live Matter' e 'I can't breathe', le persone si sono radunate ai margini del Parco Lafayette, vicino alla Casa Bianca blindata, scattando foto con il nuovo segnale stradale che recita "Black Lives Matter Plaza". Numerosa la presenza delle forze dell'ordine e delle truppe della Guardia Nazionale.

Ovunque, sia nelle grandi metropoli che nelle piccole città, va in scena il rito di inginocchiarsi per 8 minuti e 46 secondi, esattamente il tempo durante il quale un poliziotto di Minneapolis ha tenuto il suo ginocchio premuto sul collo di George Floyd, uccidendolo.

George Floyd, da New York a Washington in migliaia contro il razzismo

A New York, i manifestanti hanno marciato attraverso il Greenwich Village nel centro di Manhattan. Il coprifuoco era alle 20:00, ma non c'è una forte presenza della polizia e non ci sono stati gli scontri e gli arresti visti nei giorni scorsi. I manifestanti hanno marciato per ore. Alcuni organizzatori e leader hanno mantenuto alto il morale con canti di risposta come "Do not engage, we are united, we are peaceful" e "United, the people will never be defeated". "Il sistema non vincerà", ha detto un manifestante alla Cnn. "La gente ha una voce ora e ci stanno ascoltando. Ci stanno ascoltando perché siamo uniti".

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A Los Angeles, anche il coprifuoco è stato revocato e le proteste rimangono pacifiche. I manifestanti sono diversi, ha dichiarato la giornalista della Cnn Lucy Kafanov sulla scena. Descrive di aver visto "membri della comunità asiatica, comunità latina, bianchi, neri, Lgbtq, tutti". "L'atmosfera della community è davvero notevole", ha detto. "Ci sono molte persone che vanno in giro a distribuire snack, mascherine, disinfettante per le mani, cibo per i dimostranti. Una delle cose belle a livello umano che abbiamo visto è che mentre passano davanti a vari condomini, la gente esce ai loro balconi, inizia a battere le mani, scuotere pentole e padelle in solidarietà della protesta".

Trump blindato alla Casa Bianca

"Molta meno folla a Washington del previsto". Così Donald Trump su Twitter ha commentato la grande manifestazione che ha visto migliaia di persone marciare per le vie della capitale Usa e davanti alla Casa Bianca contro la violenza della polizia contro gli afroamericani, dopo la morte di George Floyd. Una rete di protezione alta 3 metri circonda l'area della Casa Bianca per quasi 3 chilometri: è il "muro" eretto attorno alla residenza presidenziale per tenere lontano le migliaia di manifestanti che si sono radunate a Washington. Da Twitter, il presidente Donald Trump rompe il silenzio e scrive: “Law and order!” (ordine e legalità). Poi un altro tweet in cui sostiene che ci sia “molta meno folla a Washington di quanto previsto" e in cui ringrazia la Guardia nazionale, il Secret Service e la polizia per il loro "fantastico lavoro". Intanto, emerge che Trump voleva il dispiegamento di 10mila soldati per spegnere le proteste. Il presidente avrebbe avanzato la richiesta in un meeting alla Casa Bianca lunedì, ma questa sarebbe stata respinta dal segretario alla Difesa, Mark Esper, e dal capo di Stato maggiore delle Forze armate americane, Mark Milley, come riportano diversi media americani.
 

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