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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Ansia per George Zaky, il ricercatore dell'Università di Bologna arrestato in Egitto

Le autorità egiziane hanno confermato l'arresto dell'attivista e studente dell'Università di Bologna. Amnesty International Italia: "La preoccupazione è che si tratti dell'ennesimo caso di persecuzione giudiziaria"

Patrick George Zaky, un attivista e ricercatore del Master GEMMA (studi di genere e delle donne) dell'Università di Bologna, è stato arrestato al Cairo, in Egitto. La conferma è arrivata dalle autorità giudiziarie egiziane, come riportato in un tweet del portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury. Scomparso per alcune ore all'arrivo al Cairo, si trova ora agli arresti nella città natale di al Mansoura, e rischia una detenzione prolungata e tortura, denuncia Noury.

George Zaky, attivista e ricercatore arrestato in Egitto

Zaky, fermato al suo arrivo al Cairo nella notte di giovedì, al suo arrivo dall'Italia, è un attivista per i diritti umani, collaboratore dell'Iniziativa egiziana per i diritti della persona, con un grande interesse nelle persone Lgbt. Il mandato di cattura a suo carico, che risale almeno al 2019 e gli è stato notificato al suo arrivo al Cairo, è relativo a reati come informazioni false e incitamento alla sovversione contro il governo. Dopo un vuoto di informazioni di diverse ore, si è appreso solo questa mattina che è stato portato a Mansoura, la sua città natale, dove è in stato di arresto. Il timore, spiega il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, è che le indagini preliminari siano ancora in corso e che quindi la sua carcerazione possa essere estesa di 15 giorni in 15 giorni, per un lungo periodo di tempo, pratica comune in Egitto contro gli attivisti, alcuni dei quali sono in carcere dal 2017 in attesa della conclusione delle indagini e quindi della scarcerazione o comunque di un processo. 

"La preoccupazione è che si tratti dell'ennesimo caso di persecuzione giudiziaria di un attivista per attività del tutto legittime, che ora parta questa serie di ordinanze di detenzione che lo vedranno privato della libertà personale, e per la sua incolumità fisica", ha dichiarato Noury, sollecitando le autorità italiane "a chiedere garanzie e informazioni se non altro perché Zaky studiava in Italia".

L'iniziativa egiziana per i diritti della persona è una importante ong per la difesa dei diritti civili che in questi anni si è espressa sul caso di Giulio Regeni.

Ricercatore arrestato, il sindaco di Bologna: ''Mi associo alle preoccupazione di Amnesty''

"Mi associo alle preoccupazioni di Amnesty International e spero che si possano avere presto notizie rassicuranti sullo studente egiziano che sta frequentando un master nell'università di Bologna", commenta il sindaco del capoluogo emiliano-romagnolo, Virginio Merola. "Dal balcone del nostro Comune - aggiunge il sindaco - sventola lo striscione giallo per Giulio Regeni, anche per questo non possiamo essere indifferenti a quello che è accaduto". E da parte dell’Università di Bologna c’è la "massima attenzione" sul caso. Al momento l’Ateneo sta raccogliendo le informazioni del caso. Lo studente, secondo quanto si apprende, "non si trovava là per un incarico dell’Università, in quel caso - si spiega - l'avremmo saputo immediatamente, visto che monitoriamo i nostri studenti all'estero".

"Patrick George è uno studente di una università italiana. Presenterò una interrogazione per chiedere se il governo italiano ha chiesto informazioni sulle ragioni dell’arresto e se ha protestato".

Lo scrive su Twitter Lia Quartapelle, capogruppo del Pd in commissione Esteri della Camera e componente della commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni.

Ricercatore arrestato in Egitto, su Change una petizione per liberarlo

Intanto scatta una petizione sulla piattaforma Change.org per chiedere al governo egiziano "il rilascio di Patrick George Zaky". Le firme hanno superato quota 1000, e crescono di minuto in minuto mano a mano che la notizia dell’arresto si diffonde. "Patrick George Zaky - riporta il testo della petizione - è stato preso in custodia dalla polizia egiziana una volta atterrato all’Aeroporto del Cairo".

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