Dopo gli indignados spagnoli è la volta degli attivisti di Blockupy Frankfurt, che ieri hanno dato il via a quattro giorni di manifestazioni per protestare contro la crisi e la finanza mondiale. Sotto questo nome si sono riunite decine di organizzazioni che hanno deciso di dare il via ad una serie di manifestazioni in quello che può essere considerato il cuore economico dell'Unione europea.

Nella città sono state vietate tutti i cortei, tranne quello in programma per sabato. Sono stati schierati circa 5mila poliziotti, e già ieri le forze dell'ordine si sono messe all'opera sgomberando il campo degli indignati di 'Occupy Frankfurt' che da otto mesi erano accampati davanti alla Banca Centrale Europea.  

“Non è la fine!” ha assicurato Wolfram Siemer, uno dei fondatori del campo, come riporta il giornale francese Le Parisien. “Cercheremo di tornare, la battaglia legale non è terminata”, ha detto il ragazzo. A partire da ottobre, gli indignati accampati davanti alla Bce hanno più volte ottenuto una prolungazione del permesso, che però dovrebbe scadere a maggio. 

16 maggio. La polizia tedesca sgombera l'accampamento "Blockupy Frankfurt"

I maggiori istituti di Francoforte si sono preparati ai tre giorni di proteste ai quali dovrebbero partecipare circa 30mila persone. “Sono state prese le misure necessarie affinchè la Bce rimanga operativa … e per assicurare la sicurezza del suo personale e dei suoi visitatori” avevano fatto sapere i vertici della Banca Centrale Europea in in comunicato. Il palazzo era già stato preso di mira dai manifestanti a marzo, quando in uno scontro con le forze dell'ordine un poliziotto finì all'ospedale in terapia intensiva, come ricorda il giornale on line SwissInfo. Le forze dell'ordine hanno inoltre circondato la Deutsche Bank, uno dei bersagli preferiti degli indignati.