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Venerdì, 29 Marzo 2024
IRAN / Iran

A Ginevra incontri per rilanciare colloqui nucleare iraniano

"La finestra diplomatica si sta aprendo sempre di più", ha dichiarato da Londra il Segretario di stato americano John Kerry

I negoziatori del programma nucleare iraniano si ritrovano oggi e domani a Ginevra per tentare di sbloccare le trattative dopo sei mesi di stallo. "La finestra diplomatica si sta aprendo sempre di più", ha dichiarato da Londra il Segretario di stato americano John Kerry, riassumendo lo stato d'animo generale emerso dopo la visita all'Onu di New York del nuovo capo di stato iraniano, Hassan Rohani.

"Spero che la due giorni di vertice si riveli molto produttiva", aveva affermato ieri il responsabile della politica Estera dell'Ue, Catherine Ashton, alla vigilia della riunione di Ginevra fra l'Iran e i Paesi del 5+1 (i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza e la Germania). Per l'Iran, il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, è stato incaricato di seguire i negoziati sul dossier nucleare dal nuovo presidente della Repubblica Islamica.

Da parte dell'Iran, "vi è una volontà di trasparenza, un cambio di tono, il desiderio di diventare di nuovo un partner frequentabile e legittimo", ha affermato il segretario di stato agli Esteri svizzero, Yves Rossier, alla televisione pubblica RTS.

NETANYAHU CONTRO ROHANI: "NON GLI CREDO"

SENATORI USA DICONO NO A NUOVE SANZIONI

Un gruppo di influenti senatori americani, sia democratici che repubblicani, ha annunciato di essere pronto a sospendere l'esame in Senato di una nuova lista di sanzioni contro l'Iran, se Teheran accetterà uno stop immediato dell'arricchimento dell'uranio.

I dieci senatori, fra i quali anche il presidente democratico della Commissioni affari esteri, Robert Menendez, e il repubblicano John McCain, hanno scritto al presidente Barack Obama per comunicargli la loro posizione. La lettera è stata resa pubblica ieri sera, alla vigilia dell'avvio dei negoziati a Ginevra tra il Gruppo 5+1 e l'Iran.

OBAMA E ROHANI SI SCAMBIANO LETTERE

Se Teheran accetterà di cooperare pienamente con l'Aiea (l'Agenzia internazionale per l'energia atomica), di adempiere i suoi compiti nel quadro del trattato di non proliferazione, di applicare tutte le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e di sospendere immediatamente l'arricchimento dell'uranio, i senatori si dicono pronti ad aspettare prima di adottare nuove sanzioni.

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