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Venerdì, 19 Aprile 2024
TURCHIA

Due giornalisti di Vice arrestati in Turchia: "Rilascio immediato"

Due reporter britannici, insieme al loro interprete, sono sotto accusa per aver aiutato lo Stato Islamico. Diverse le associazioni umanitarie che ne hanno chiesto il rilascio immediato. Ma per ora rimangono in cella in attesa della prima udienza del processo

Due giornalisti britannici di Vice News e il loro interprete sono stati arrestati dalla polizia turca con l'accusa di "coinvolgimento in attività terroristiche" a favore dell'Isis. Ora dovranno affrontare il processo ma fino a quel momento rimarranno in carcere. La prima udienza si svolgerà presso il tribunale di Diyarbakir ma ancora non è stata fissata una data. 

Jake Hanrahan, Philip Pendlebury e Mohamed Ismail Rasool erano stati arrestati nel sud-est della Turchia, durante le riprese di una serie di scontri tra forze di sicurezza e separatisti curdi. L’autista che li accompagnava è stato invece rilasciato. Hanrahan e Pendlebury hanno spesso lavorato insieme documentando la crisi dell’immigrazione a Calais, il referendum per l’indipendenza scozzese e il nazionalismo irlandese, negli ultimi tempi. Hanrahan ha scritto anche per Guardian, Independent, Wired e Rolling Stone. Pendlebury ha lavorato in Iraq, Afghanistan, Corea del Nord e altri paesi.

Arresto e accuse sono stati contestati direttamente da Vice che ha fatto sapere che sta lavorando per il loro rilascio immediato. Intanto diverse sono le ong che stanno appoggiando la causa del giornale: Amnesty International, PEN International e il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (CPJ). Come ha sottolineato Amnesty International "è assolutamente legittimo che i giornalisti seguano quanto sta avvenendo in Turchia e la decisione di arrestarli è sbagliata: le accuse di supportare lo Stato Islamico sono assolutamente prive di fondamento, oltraggiose e bizzarre". 

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