"Regeni venduto ai servizi segreti da leader sindacato"
Parla Honda Kamel, ricercatrice egiziana e attivista Egyptian Center for Economic and social rights. Amica del giovane morto in Egitto parla di vere e proprie incomprensioni tra i due su stop a finanziamento a organizzazione
Incomprensioni tra Giulio Regeni e il capo del sindacato degli ambulanti Mohamed Abdallah che "potrebbero essere state alla base" della morte del giovane ricercatore. Parole pesanti che arrivano da un'amica di Regeni Hoda Kamel, dell'Egyptian Center for Economic and social rights: diverse sarebbero le infiltrazioni dei servizi nel sindacato e lo stesso Giulio sarebbe stato "venduto".
In un'intervista a La Repubblica, Hoda Kamel non esclude che l'arresto di Giulio sia figlio di una vendetta di Abdallah, che avrebbe fornito l'occasione che le autorità aspettavano per arrestarlo: "Abdallah pensava che Giulio avesse deciso di rinunciare alla ricerca e quindi al finanziamento perché Giulio aveva a un certo punto smesso di parlarne con lui. In realtà Regeni non aveva alcuna intenzione di lasciar cadere il progetto e rinunciare al suo finanziamento".
"Semplicemente - prosegue - sapeva che la legge egiziana vieta donazioni dirette ai sindacati e dunque stava pensando a un modo alternativo per fare andare in porto il progetto. Aiutare gli ambulanti era un suo obiettivo".