rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Dopo il tentato golpe / Brasile

Ancora caos dopo i mille arresti, i fan di Bolsonaro in rivolta anche a San Paolo

Dopo l'assalto ai palazzi del potere, la Corte Suprema del Brasile ha ordinaoto lo smantellamento di tutti i "campi bolsonaristi". Bloccata una strada a San Paolo. L'ex presidente commenta dalla casa affittata in Florida, negli Stati Uniti: "Io non c'entro, saccheggi e invasioni sono comportamenti illegali"

Non si placano le protese in Brasile. Sono circa 1.200 le persone che sono state fermate dalla polizia brasiliana durante il blitz avvenuto oggi, lunedì 9 gennaio, all'interno dell'accampamento montato da oltre due mesi di fronte al quartier generale dell'esercito a Brasilia: secondo i media locali gli arrestati sarebbero legati ai disordini scoppiati ieri all'esterno e all'interno dei palazzi del potere della capitale brasiliana. Gli arresti sono stati eseguiti dalla polizia federale, in ottemperanza a quanto disposto ieri con decreto dal presidente della Repubblica, Luiz Inacio Lula da Silva. I sostenitori di Bolsonaro fermati dalle forze dell'ordine sono stati portati al quartier generale della polizia federale con almeno 40 autobus. In seguito ai disordini sono almeno 46 persone sono rimaste ferite, di cui sei gravi e due che sono state sottoposte a interventi d'urgenza. 

Intanto proseguono le proteste nella città di San Paolo, dove i sostenitori di Bolsonaro hanno bloccato una delle principali stradel del centro, nei pressi del Ponte dos Remédios. Sul posto sono intervenute diverse squadre della polizia militare

Secondo la Polizia stradale federale, inoltre, ci sono blocchi stradali, totali o parziali, anche in altre regioni, in particolare nello Stato meridionale di Santa Catarina. Manifestazioni si starebbero svolgendo inoltre davanti ad alcune raffinerie di Petrobras.

Lula condanna gli atti vandalici: "Difesa la democrazia"

Una nota congiunta in cui si ribadisce la "difesa della democrazia e della Costituzione brasiliana" e si condannano gli "atti terroristici, vandalici, criminali e golpisti" di ieri a Brasilia è stata diffusa dal presidente Luiz Inacio Lula da Silva, dalla presidente del Tribunale supremo federale (Corte Suprema), Rosa Weber, dal presidente della Camera dei Deputati, Arthur Lira e dal presidente ad interim del Senato, Veneziano Vital. Nella nota, riportata dai media brasiliani, si invita la società a "mantenere la serenità", sottolineando come il Brasile oggi abbia "bisogno di normalità, rispetto e lavoro per il progresso e la giustizia sociale della Nazione".

L'ordine: "Smantellare i campi bolsonaristi"

In mattinata era arrivato l'ordine della Corte Suprema del Brasile, che aveva chiesto all'esercito di smantellare tutti i "campi bolsonaristi" che esistono sul territorio nazionale entro 24 ore dopo l'assalto di centinaia di seguaci dell'ex presidente Jair Bolsonaro alla sede del Congresso e della Corte Suprema, oltre che al palazzo presidenziale.

Il magistrato Alexandre de Moraes ha sottolineato l'importanza che questi campi siano completamente smantellati mentre la polizia procede all'arresto di "tutti quei manifestanti che sono ancora nelle strade". In una nuova ordinanza giudiziaria, Moraes ha affermato che "nulla giustifica l'esistenza di campi terroristici, finanziati con la compiacenza delle autorità civili e militari in maniera totalmente sovversiva e senza alcun rispetto della Costituzione". Moraes ha anche avvertito che i comandanti e gli alti funzionari delle Forze Armate, della Polizia e del Ministero della Difesa saranno assicurati alla giustizia se questi campi continueranno ad esistere.

Bolsonaro dagli Usa: "Io non c'entro"

"Io non c'entro". Si possono riassumere così i tweet che Jair Bolsonaro, ex presidente del Brasile, ha pubblicato dagli Stati Uniti mentre in patria i suoi sostenitori andavano all'assalto del Congresso, della Corte Suprema e della sede della presidenza. "Le manifestazioni pacifiche, secondo la legge, fanno parte della democrazia. Invece, i saccheggi e le invasioni di edifici pubblici come avvenuti oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sono illegali", ha scritto Bolsonaro negando la propria responsabilità per l'assalto alle istituzioni. A più di sette ore dall'attacco agli edifici pubblici, andato in scena nella tarda serata italiana dell'8 gennaio, l'ex presidente brasiliano ha assicurato che durante il suo mandato ha "sempre" rispettato la Costituzione, "rispettando e difendendo le leggi, la democrazia, la trasparenza e la sacra libertà". "Inoltre - ha aggiunto - ripudio le accuse, senza prove, che l'attuale capo dell'Esecutivo del Brasile mi ha attribuito".

Allo stesso modo, Bolsonaro ha paragonato gli eventi accaduti ieri, che ha descritto come "depredazioni e invasioni" con le manifestazioni indette dalla sinistra", affermando che "sfuggono alle leggi", poiché "manifestazioni pacifiche e legali fanno parte della democrazia". Bolsonaro non è in Brasile, ma si trova a Orlando, in Florida, in una casa che ha preso in affitto da un professionista delle arti marziali vicino al Walt Disney World Resort. Bolsonaro ha lasciato il Brasile a fine dicembre, prima del giuramento del nuovo presidente, Luiz Inacio Lula da Silva. Da programma, Bolsonaro avrebbe voluto rimanere nella casa di Orlando per almeno un mese. Resta ora da vedere se l'assalto ai palazzi del governo di Brasilia da parte dei suoi sostenitori gli faranno cambiare programma.

I messaggi social che anticipavano l'assalto

''Acqua, caffè, pranzo e cena: tutto gratis''. Così come anche i mezzi di trasporto, ''autobus gratuiti''. Sono solo alcuni delle decine di messaggi che sono stati condivisi per tutta la scorsa settimana su Telegram dai sostenitori dell'ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro e che sembrano anticipare l'assalto di ieri ai palazzi del governo brasiliano a Brasilia. Ma non solo: in altri messaggi i fedelissimi Bolsonaro hanno chiesto agli "hacker e agli esperti informatici" di "invadere tutti i sistemi governativi", mentre agli uomini armati è stato chiesto di "proteggere i patrioti". Su questa linea, hanno anche invitato i riservisti dei "militari e della polizia" a "condividere esperienze tattiche e a svolgere un ruolo di guida per il sequestro di Brasilia e del suo governo fasullo".

Alla vigilia dell'assalto, sabato dunque, un utente di Telegram ha condiviso un video nel quale si vedono edifici governativi e con la didascalia che recita: ''Domani è il giorno. A proposito, d'ora in poi le emozioni saranno forti''. In un altro messaggio si legge che ''il colpo di stato non è del presidente Bolsonaro. Il golpe non è delle Forze Armate. Il colpo di stato è del popolo brasiliano e sarà fatale".

Rimosso il governatore di Brasilia

Il giudice della Corte Suprema brasiliana Alexandre de Moraes ha anche destituito per 90 giorni il governatore di Brasilia, Ianeis Rocha, per essere stato presumibilmente a conoscenza dell'assalto alle istituzioni da parte di sostenitori di Bolsonaro. Moraes ha preso questa decisione a seguito della richiesta di un senatore, Randolfe Rodrigues, e dell'ufficio del procuratore generale, considerando che i manifestanti avevano l'approvazione del governo di Brasilia per compiere l'assalto.

"La violenta escalation di atti criminali ha portato all'invasione dei palazzi del Palazzo Planalto, del Congresso Nazionale e della Corte di Cassazione Federale, con depredazione di beni di demanio pubblico, come ampiamente riportato dalla stampa nazionale", ha dichiarato il magistrato, aggiungendo che "queste circostanze potrebbero verificarsi solo con il consenso, e anche l'effettiva partecipazione delle autorità competenti in materia di pubblica sicurezza e intelligence, poiché l'organizzazione delle presunte manifestazioni era un fatto notorio, che è stato diffuso dai media brasiliani". Allo stesso modo, ha indicato che le prove a carico del governatore sono che i criminali sono stati scortati dalle forze di sicurezza sulla scena del crimine, che la polizia non ha fatto resistenza nonostante la gravità della situazione e che parte del personale è stato dispiegato non ha rispettato le regole.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ancora caos dopo i mille arresti, i fan di Bolsonaro in rivolta anche a San Paolo

Today è in caricamento