Bagno di sangue in Turchia: Erdogan reprime golpe militare
Centinaia di morti e migliaia di feriti in Turchia nel colpo di Stato contro il Presidente Erdogan: all'alba la resa della gran parte dei colonneli e dei generali ribelli dopo le sollevazioni di piazza ad Ankara e Istanbul. Millecinquecento arresti, bombardato il Parlamento
Caos in Turchia dopo il fallito colpo di Stato di alcuni generali ribelli dell'esercito: nel Paese la situazione è ancora molto fluida. Il presidente Recep Tayyp Erdogan, rientrato ad Istanbul dalla sua residenza di vacanza, ha denunciato un "tradimento" compiuto da soldati "golpisti" guidati dal suo nemico giurato Fethullah Gülen, un imam in esilio negli Stati Uniti. Davanti alla stampa dell'aeroporto Atatürk di Istanbul, dove è stato accolto da una folla imponente, il capo di stato ha affermato che l'hotel dove si trovava in vacanza a Marmara, stazione balneare nel sud-ovest della Turchia, è stato bombardato subito dopo la sua partenza.
ERDOGAN RIPRENDE IL CONTROLLO DEL PAESE. "Ignoro per ora la sorte del capo di stato maggiore", che sarebbe ostaggio dei golpisti ad Ankara nel suo quartier generale, ha indicato Erdogan. "In Turchia c'è un governo e un presidente eletti dal popolo che sono al potere e se Dio lo vuole supereremo questa prova", ha indicato il capo di stato prima di felicitarsi con i turchi per essere scesi in strada "a milioni" per difendere la nazione. "Coloro che sono scesi con i carri armati saranno catturati perché questi carri armati non gli appartengono", ha aggiunto.
LA REPRESSIONE. Centinaia i morti, fra le quali numerosi civili rimasti uccisi nelle drammatiche ore del tentativo di colpo di stato in Turchia. Le forze di sicurezza hanno proceduto all'arresto di migliaia di persone, per la gran parte militari e alcuni colonnelli, in qualche modo collegati al tentato golpe, 104 i golpisti che avrebbero perso la vita mentre secondo l'agenzia di stampa turca Anadolu quasi 200 soldati nel quartiere generale dell'esercito turco avrebbero deposto le armi e si sono arresi. Le forze di sicurezza turche avrebbero inoltre arrestato 1.563 militari, ritenuti coinvolti nel tentato golpe.
Il generale Umit Dundar, nominato a capo dell'esercito per gestire la situazione derivata dal colpo di stato in Turchia, ha reso noto che sono 194 persone che hanno perso la vita nel fallito golpe tra cui anche 41 poliziotti, 47 civili, e 2 militari lealisti. "Molti comandanti dello Stato maggiore sono stati presi come ostaggi all'inizio del golpe e sono stati portati in luoghi sconosciuti - ha spiegato il militare - così come il comandante in capo dell'esercito, Hulusi Akar che è stato liberato dalle forze leali al presidente Erdogan". Otto militari ribelli avrebbero chiesto asilo politico in Grecia dopo essere atterrati con un elicottero nel paese ellenico. Un reparto golpista nella base navale turca di Golcuk ha preso possesso di una fregata e ha in ostaggio il capo della flotta.
Accusati del Golpe l'ex comandante dell'Aeronautica e membro del consiglio di sicurezza militare Akin Ozturk e il luogotenente generale delle truppe di terra Metin Iyidil: per loro l'accusa è di alto tradimento nei confronti del Paese, delle istituzioni e dell'ordine democratico.
SPARI CONTRO I MANIFESTANTI
LA PROVA DI FORZA DI ERDOGAN - Dopo l’appello del presidente Erdogan a “resistere”, centinaia di turchi sono scesi in piazza contro i golpisti a Istanbul e Ankara. Dalle moschee i müezzin hanno invitato il popolo a scendere in piazza per rispondere all'appello del presidente Recep Tayyip Erdogan di resistere al golpe militare. Erdogan è il leader dell partito islamico moderato Akp al potere dal 2003, prima come premier e dal 2014 come presidente. Secondo i suoi critici, i militari ed i giudici, custodi della laicità dello Stato fondato nel 1923 da Mustafa Kemal Ataturk, Erdogan sta progressivamente riportando la Turchia ad uno stato confessionale.
