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Martedì, 16 Aprile 2024
le rivelazioni / Corea del Nord

Google Earth ci dice dove Kim Jong-un vive e lavora

Non è la prima volta che il programma mostra uno spaccato di vita politica della Corea del Nord. Ma queste immagini satellitari restituivano un'idea i cambiamenti nel paese che le autorità nordcoreane vogliono invece mantenere segreti

Da oggi sappiamo qualcosa in più della Corea del Nord e del quartier generale del Partito dei Lavoratori di Corea, il partito dominante del paese guidato da Kim Jong-un. E sappiamo anche qualcosa in più su dove vive il leader nordcoreano, di cui si hanno molto spesso notizie contrastanti e frammentate. Merito delle immagini satellitari di Google Earth. Il programma della big tech statunitense segnala chiaramente l'ufficio, la residenza e altre strutture chiave del leader nordcoreano Kim Jong-un a Pyongyang, la capitale della Corea del Nord. A studiare le immagini dei luoghi chiave frequentati dal leader Kim è stata la statunitense Voice of America (VOA).

Cosa ci dicono le immagini di Google Earth sulla Corea del Nord

Il complesso governativo sarebbe composto da tre edifici collegati tra loro, noto come Palazzo n.1 del Partito dei Lavoratori della Corea del Nord: qui si troverebbe l'ufficio del leader nordcoreano. Per accedere nel complesso è necessario superare tre postazioni delle forze di sicurezza presenti in un percorso di circa 600 metri.

Immagini da Google Earth

Questo edificio ha attirato l'attenzione della VOA. L'emittente statunitense, nell'analisi delle immagini satellitari di Google Earth - ma che Today non ha avuto modo di verificare indipendentemente -, ha constatato che la sede di quello che è il Palazzo n.1 del Partito dei lavoratori della Corea del Nord nel 2017 era disabitato e senza tetto, per poi essere stato ultimato nel 2018.

Nello stesso arco di tempo, sono proseguiti i lavori di estensione della struttura: ai due corridoi che collegano l'edificio principale e l'edificio occidentale si è aggiunto un ulteriore edificio. Dalle immagini si nota la presenza di un elemento importante: un tunnel, posto vicino all'edificio meridionale, sopra il quale c'è un giardino. 

Immagini da Google Earth

Al lato opposto del giardino, in direzione sud, ci sarebbe - secondo VOA - quella che dovrebbe essere la residenza di Kim Jong-un, meglio nota come 'residenza ufficiale n.15'. 

L'importanza delle immagini

Perché sono così importanti queste immagini? La Corea del Nord è impegnata in un programma di deterrenza contro quella che considera la minaccia per la sua sopravvivenza proveniente dagli Stati Uniti e dai suoi alleati. Il leader nordcoreano Kim Jong-un, a inizio anno aveva chiesto un "aumento esponenziale" dell'arsenale nucleare del suo Paese, tra cui lo sviluppo di un nuovo missile balistico intercontinentale (Icbm) per un "rapido contrattacco nucleare".

L'annuncio ha fatto ingresso in un momento cruciale per le minacce nordcoreane, rafforzate da un record di circa settanta lanci di missili, tra cui otto Icbm, nel corso del 2022. Kim mira così a sviluppare nuovi missili balistici intercontinentali per affrontare quella che ha definito l'"ostilità" degli Stati Uniti e della Corea del Sud. 

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La minaccia nucleare della Corea del Nord mette in allarme sudcoreani, che corrono ai ripari. E lo fanno rivolgendosi allo storico nemico di Pyongyang, gli Stati Uniti. In risposta alle pressioni missilistiche nordcoreane, Seul e Washington stanno discutendo della possibilità di svolgere esercitazioni congiunte che coinvolgano risorse nucleari statunitensi.

I precedenti

Non è la prima volta che Google Earth mostra uno spaccato di vita politica della Corea del Nord. Nel gennaio del 2013 la big tech statunitense aveva caricato le immagini satellitari che restituivano un'idea i cambiamenti nel paese che le autorità nordcoreane vogliono invece mantenere segreti, in particolare nella zona dove sono stati costruiti i campi di prigionia, nelle province di Pyongan e Hamkyung. Oltre ai criminali e agli oppositori politici, nei campi di prigionia vengono rinchiusi anche tutti quelli cercano di lasciare il paese e raggiungere la Corea del Sud. Non sorprende quindi notare l'attenzione di Pyonyang sul fenomeno dei disertori che tentano di superare le linee di confine. 

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Su quanto il regime sia attento ai movimenti lungo i confini lo conferma un'altra inchiesta. Lo scorso novembre, un'analisi delle immagini satellitari di Human Rights Watch (HRW) ha mostrato come le autorità nordcoreane abbiano incrementato il controllo alle frontiere in modo "eccessivo e non necessario" dal gennaio 2020.

Le misure sono state rafforzate a seguito dello scoppio della pandemia di Covid in Cina, che ha visto la Corea del Nord sbarrare completamente i propri confini. Una scelta politica che ha portato l'economia nordcoreana in ginocchio, tanto da sentire il leader nordcoreano riconoscere che il suo popolo è sottoposto a sacrifici di natura economica.

La Cina però resta il partner commerciale principale della Corea del Nord. Nel 2022, l'export da Pechino a Pyongyang è triplicato, per un valore di 894 milioni id dollari. I dati, che arrivano dalle autorità cinesi, raccontano come a trainare il flusso commerciale, aumentato su base annua del 247,5%, siano stati prevalentemente le esportazioni cinesi di olio di soia, pneumatici in gomma, zucchero semolato, tabacco e medicinali. Ma c'è anche tanto materiale sanitario: la Corea del Nord ha acquistato lo scorso dicembre dalla Cina 2,27 milioni di mascherine, 12.000 termometri e 40.000 paia di guanti in lattice medicali. E questo nonostante Pyongyang abbia dichiarato lo scorso agosto di aver sconfitto il Covid-19. 

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