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Venerdì, 29 Marzo 2024
Grecia / Grecia

Grecia, crollano i partiti 'filoeuropeisti'. Ora quale Governo?

Il boom dell'estrema sinistra di Syriza e lo sbarco in parlamento dei neonazisti di Chryssi Avghi porta i due partiti di governo a non avere la maggioranza parlamentare. Ora la questione è chi sarà a governare il paese

ATENE - Quale governo? E' questa la domanda che stamattina si pongono gli analisti che guardano al voto di Atene. Stando allo scrutinio, Nea Demokratia e Pasok, i due partiti 'di governo', dovrebbero attestarsi il primo a quota 108 seggi (avendo preso il 18,88% dei voti), il secondo a 41 seggi (con il 13,19% dei voti). Il che significa che il paese è saltato letteralmente in aria per colpa delle politiche di austerity imposte dall'Europa e oggi si è svegliato senza maggioranza numerica per formare un nuovo governo. 149 parlamentari su 300 sono infatti insufficienti per governare da soli. 

IL MESSAGGIO DEGLI ELETTORI - Basta diktat dell'Unione Europa, basta stringenti misure anticrisi. E' questo il messaggio che gli elettori greci hanno recapitato ai partiti ormai ribattezzati 'filoeuropeisti' e 'filoasuterità'. Il boom di voti in favore della sinistra radicale riunita dentro il partito di Syriza, che con il 16,6% dei voti avrà 51 seggi - più del triplo del 2009 - è un chiaro monito per i socialisti del Pasok. E il fatto che per la prima volta entrerà in Parlamento il partito neonazista Chryssi Avghi (Alba Dorata) è invece un allarme da tenere a mente per chi sarà chiamato a guidare il paese.

I DUE 'VINCITORI' - Ai due poli opposti del Parlamento siederanno Nikos Mihaloliakos, leader dei neonazisti, e Alex Tsipras (nella foto), volto in ascesa di Syriza, ormai seconda forza del paese. Due poli lontanissimi che però si toccano su un argomento: il chiaro no alle misure di austerità e la subalternità dei governi alle decisioni dell'Unione europea e ai voleri delle banche.

Mihaloliakos ha commentato i risultato elettorali spiegando che il suo gruppo parlamentare si batterà "contro gli usurai mondiali" e "la schiavitù imposta ad Atene dall'Ue e dal Fmi".

Tsipras, 37 anni, ingegnere, ha invece spiegato che la sua ricetta per superare la crisi è quella di allargare i cordoni della borsa: "Spesa pubblica. Assunzione di 100mila dipendenti, settimana di lavoro a 35 ore, stop ai licenziamenti". Quanto all'euro, "non è necessario tornare alla Dracma" ma "non possiamo accettare che la Grecia diventi un protettorato della Germania". Quel che è certo, è che le urne hanno di fatto - come ha sottolineato Tsipras - "privato di qualsiasi legittimità il memorandum d'intesa" che prevede misure di austerità in cambio di prestiti per un totale di 240 miliardi di euro. Al posto del memorandum "sospensione del pagamento del debito, cancellazione di parte del debito pubblico, misure di rilancio". 

 

Video: la vita in Grecia dopo due anni di austerity 

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