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Venerdì, 29 Marzo 2024
Grecia

Rimpasto di governo ad Atene, Tsipras silura i "ribelli"

La 'purga' del premier greco dopo la spaccatura di Syriza nel voto sulle riforme. Perplessità sulle nuove nomine: l'attore popolare Pavlos Haikalis diventa vice ministro. E intanto Varoufakis tuona: "L'accordo? Un disastro che passerà alla storia"

Il premier greco Alexis Tsipras ha annunciato un rimpasto di governo dopo che circa un quarto dei deputati del suo partito, Syriza, aveva votato mercoledì scorso contro le riforme previste dal piano di aiuti internazionali alla Grecia firmato a Bruxelles.

Il rimpasto ha visto uscire cinque fra Ministri e Sottosegretari; i nuovi membri del governo giureranno sabato. Principale sacrificato è il ministro dell'Energia Panagiotis Lafazanis, leader della corrente ribelle di Syriza, sostituito dal finora titolare del lavoro Panos Skourfetis, fedele alleato del premier.

Sostituiti anche i due altri Ministri frondisti, tra cui Nadia Valavanis, che affiancava Euclide Tsakalotos - confermato invece al suo posto - alle Finanze; fuori anche i due sottosegretari al Lavoro, Dimitris Stratoulis, e alla Difesa, Costas Isychos; altra vittima di rilievo il portavoce dell'esecutivo, Gavriel Sakellarides. Sui 149 deputati di Syriza 32 - fra i cui i cinque Ministri e sottosegretari usciti dall'esecutivo e il presidente del Parlamento - avevano votato contro le riforme, sei si erano astenuti e una deputata era assente al voto. 

Quanto ai nuovi ingresso nel governo, colpisce sopratutto la scelta di Tsipras di affidare il posto di vice ministro alla sicurezza sociale, all’attore popolare Pavlos Haikalis (Anel, destra radicale). "Un ruolo delicato in vista delle riforme delle pensioni iscritte nell’accordo europeo", scrive il Corriere della Sera, considerato che "non c’è niente del curriculum di Haikalis che suggerisca una competenza specifica se non nel teatro e negli sceneggiati tivù". 

Atene, in piazza contro l'austerity (Infophoto)

Tutto questo mentre l'ex ministro Yanis Varoufakis tuona ancora contro il premier greco che ha accettato le condizioni dell'Ue per ottenere nuovi aiuti: per Varoufakis le riforme economiche che sono state imposte alla Grecia sono destinate a fallire. In un'intervista alla Bbc, Varoufakis sostiene che la Grecia è stata obbligata a un programma che "resterà nella storia per essere il maggiore disastro di politica macroeconomica di sempre".

"Questo programma è destinato a fallire, chiunque sia a metterlo in pratica", ha affermato Varoufakis in riferimento alle misure di austerità richieste dai creditori internazionali in cambio di un terzo pacchetto di aiuti da 86 miliardi di dollari. Alla domanda "quanto tempo ci vorrà", l'ex ministro, che si è dimesso all'inizio del mese subito dopo il referendum, ha risposto:

"E' già fallito". Secondo Varoufakis, il premier Alexis Tsipras, che a sua volta aveva dichiarato di non credere nel piano, aveva comunque poco margine di scelta se non firmare: "Abbiamo avuto la scelta tra essere giustiziati davanti a un plotone d'esecuzione e la capitolazione. Lui ha deciso che la capitolazione fosse la strategia definitiva". 

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