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Giovedì, 25 Aprile 2024
mercenari / Ucraina

La Russia sta reclutando criminali detenuti per l'offensiva in Ucraina

Il gruppo paramilitare Wagner, finanziato dal Cremlino, promette di liberare i carcerati a cambio di sei mesi di servizio militare

Il prolungarsi della campagna militare in Ucraina sta mettendo in difficoltà la Russia, che comincia ad avere difficoltà a trovare uomini da mandare sul campo di battaglia. Per far fronte a questa mancanza il gruppo Wagner, il braccio armato non ufficiale del Cremlino, starebbero reclutando detenuti nelle prigioni dell’ex Paese sovietico.

Sui social network è diventato virale un video, postato inizialmente su un canale Telegram vicino alla società paramilitare, nel quale si vede l’oligarca russo Yevgeny Viktorovich Prigozhin, uno principali leader del gruppo nonché fedelissimo del presidente Vladimir Putin, parlare con un gruppo di detenuti riuniti nel cortile di un penitenziario. 

Nel suo discorso, il miliardario si offre di liberarli, a condizione che si impegnino a combattere in Ucraina per un periodo di sei mesi. L’oligarca continua dicendo che, nel caso in cui decidessero poi di disertare per tornare liberi verrebbero uccisi sul posto. "Il peccato principale è la diserzione. Non si può tornare indietro, arrendersi o essere catturati”, spiega Prigozhin. "Questa guerra è difficile. Non ha nulla a che fare con il conflitto afghano o ceceno", sottolinea l'oligarca. "L'altro peccato sono le droghe e l'alcol. Nella zona di combattimento, per mezzo anno, saranno vietati", che considera il saccheggio e il "contatto sessuale" come il terzo peccato. Lo stupro è usato come arma di guerra nei conflitti e le forze russe sono già state accusate di questo dall'inizio della guerra in Ucraina.

Christo Grozev, giornalista investigativo di Bellingcat, spiega su Twitter che l’identificazione dell’oligarca è stata resa possibile dall’intelligenza artificiale. Nonostante la bassa risoluzione del video “reti neurali (un insieme di algoritmi, modellati sul modello del cervello umano, progettati per riconoscere gli schemi, ndr) ben addestrate come Azure” permettono di affermare che sia Prigozhin l’uomo che compare all’interno del video.

Non è chiaro chi abbia registrato il video, quando sia avvenuto o come sia stato diffuso. Secondo quanto afferma la Bbc sarebbe stato filmato in una colonia penale nella Repubblica centrale russa di Mari El. Gli analisti hanno effettuato una ricerca per immagini inversa su una chiesa visibile sullo sfondo del video, che corrisponde alla colonia penale numero sei.

Come riporta il Washington Post la società di catering di Prigozhin, la Concord, in un comunicato di giovedì ha detto timidamente che "può confermare che la persona nel video ha un'enorme somiglianza con Yevgeny Viktorovich". "A giudicare dalla sua retorica, si occupa in qualche modo di attuare i compiti dell'operazione speciale, e lo fa con successo... inoltre, la persona che parla nel video ha una grande pronuncia, proprio come Evgeny Viktorovich ", ha detto la società nella sua dichiarazione. Un'altra dichiarazione è stata rilasciata dallo stesso Prigozhin: "Se fossi un prigioniero, sognerei di unirmi a questa squadra amica non solo per riscattare il mio debito con la Madrepatria, ma anche per ripagarlo con gli interessi".

L’imprenditore, anche chiamato “lo chef di Putin” a causa della sua vicinanza con l’ex agente del Kgb, era finito nella lista nera dell’Ue per la sua gestione di una rete di società che finanziano la milizia paramilitare.

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