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Martedì, 16 Aprile 2024
CRISI NEL PACIFICO

Corea del Nord minaccia: "Distruggeremo il Giappone"

Il regime di Pyongyang promette di trasformare le città nipponiche in "un campo di battaglia". Ecco perché Corea del Sud e Stati Uniti hanno innalzato il loro livello di allerta

SEOUL - La Corea del Nord sarebbe sul punto di effettuare uno o più test missilistici. Ecco perché la crisi nel Pacifico rischia di precipitare, dopo che ieri Pyongyang ha chiesto ai cittadini stranieri che risiedono in territorio sudcoreano di lasciare il Paese e Tokyo ha dispiegato missili nel centro cittadino per far fronte a un eventuale attacco.

Il regime di Pyongyang ha addirittura minacciato di trasformare il Giappone in un "campo di battaglia", con attacchi alle sue principali città - Tokyo, Osaka o Kyoto - in caso i giapponesi facciano azioni che provochino l'inizio dello scontro armato. In un editoriale pubblicato dal quotidiano del partito unico nordcoreano, "Rodong Sinmun", il regime minaccia anche di "distruggere" il Giappone se agisce politicamente contro la Corea del Nord.

"Il Giappone è vicino al nostro territorio e per tanto non potrà sfuggire ai nostri attacchi", si legge nell'editoriale, che cita come obiettivi cinque città nipponiche, nelle quali si trova un terzo dei 127 abitanti della popolazione giapponese. Il Giappone - prosegue l'editoriale - ha collocato dotazioni militari lungo la costa di fronte alla penisola coreana, perciò "se realizza un atto di guerra, tutto il territorio dell'arcipelago giapponese si trasformerà in un campo di battaglia".

Missili schierati nel centro di Tokyo

Corea del Sud e Stati Uniti hanno innalzato il loro livello di allerta di fronte alla "minaccia vitale" rappresentata dalla Nordcorea. Il comando integrato delle forze americane e sudcoreane ha innalzato a 2 il livello di allerta congiunto, che segnala "una minaccia vitale". Lo ha indicato un responsabile militare all'agenzia di stampa Yonhap, sotto copertura di anonimato. Il livello 1 significa guerra.

TUTTO SUL RISCHIO GUERRA

MISSILI NEL CENTRO DI TOKYO

Intanto un importante posto di frontiera cinese con la Corea del Nord, a Dandong, è stato interdetto ai gruppi turistici. Lo ha indicato un responsabile doganale di questa città, che ha precisato che la frontiera resta aperte per le questioni commerciali. Ma "le agenzie di viaggio non sono autorizzate ad andare laggiù, perchè il governo nordcoreano ha chiesto agli stranieri di lasciare il Paese. A quanto mi risulta, gli uomini d'affari possono entrare e liberamente dalla Corea del Nord", ha dichiarato questo responsabile.

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