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Giovedì, 25 Aprile 2024
Guerra in Ucraina / Russia

Nella lista nera di Putin anche i generali del suo esercito

Alcuni sarebbero stati rimossi dai loro incarichi, di altri non si hanno notizie. Nel report degli 007 inglesi la lista degli epurati da Putin per "errori" nelle operazioni militari

Le cose in Ucraina per i russi non vanno come previsto. Quella che doveva essere nei piani di Putin una "operazione speciale" rapida e indolore, quantomeno per Mosca, si sta rivelando una guerra lunga e lacerante. E la resa dei conti al Cremlino non tarda ad arrivare. Secondo un report dell'intelligence del Regno Unito, nelle ultime settimane Mosca ha licenziato diversi alti ufficiali che avrebbero commesso gravi errori durante le fasi iniziali dell'invasione dell'Ucraina. 

Tra i "silurati" il generale Serhiy Kisel, "sospeso per non essere riuscito a conquistare Karkhiv", e il vice ammiraglio Igor Osipov, che comandava la Flotta russa nel Mar Nero e il cui licenziamento sarebbe dovuto all'affondamento dell'incrociatore Moskva. Per gli 007, il capo di Stato maggiore russo, Valeriy Gerasimov, è "probabilmente" al suo posto, "ma non è chiaro se ha ancora la fiducia del presidente Putin". 

Guerra Russia-Ucraina: le ultime notizie

Secondo il consueto aggiornamento dell'intelligence britannica sul conflitto in Ucraina, "la cultura del capro espiatorio è probabilmente prevalente all'interno del sistema militare e di sicurezza russo" e per questo motivo "molti ufficiali coinvolti nell'invasione dell'Ucraina saranno probabilmente sempre più distratti dagli sforzi per evitare responsabilità personali per le battute d'arresto operative della Russia. Ciò probabilmente metterà a dura prova il modello centralizzato di comando e controllo della Russia poiché gli ufficiali cercheranno sempre più di delegare le decisioni chiave ai loro superiori. Sarà difficile per la Russia riprendere l'iniziativa in queste condizioni".

E suona quantomeno curioso il dietrofront fatto da Mikhail Khodareno, ex colonnello russo. Con un passato nell'esercito, è stato intervistato dalla tv di Stato russa. Se in un primo intervento aveva criticato l'isolamento geopolitico del Cremlino, ha poi rapidamente cambiato idea sottolineando che "qualsiasi discorso sulla capacità dell'Ucraina di contrattaccare è una grande esagerazione. E per quanto riguarda le azioni del nostro comando supremo, ci sono tutte le ragioni per credere che l'attuazione di questi piani in un futuro molto prossimo daranno all'Ucraina una spiacevole sorpresa". Solo poche ore prima le sue dichiarazioni erano state diametralmente opposte. Segno, a voler pensare male, che l'opera di convincimento del Cremlino e le pressioni arrivino anche sugli ex e non solo su chi è in trincea quasi 90 lunghissimi giorni.

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