"Aumentate le radiazioni a Chernobyl", cresce la paura del disastro nucleare
Per le autorità ucraine la variazione dei valori nasce "dal movimento di una grande quantità di equipaggiamento militare pesante". La versione del Cremlino: "Difendiamo l'area dai terroristi. Parametri normali"
Un allarme nell'allarme e la paura che la guerra in Ucraina si traduca in una catastrofe nucleare con conseguenze di portata globale, di certo non solo per i territori direttamente coinvolti. L'agenzia di regolamentazione dell'energia nucleare ucraina ha riferito che sono stati rilevati livelli di radiazioni gamma superiori al normale nell'area vicino alla centrale nucleare di Chernobyl, che è stata conquistata dall'esercito russo. L'ispettorato statale per la regolamentazione nucleare ha attribuito l'aumento a un "disturbo avvenuto nel suolo dovuto al movimento di una grande quantità di equipaggiamento militare pesante attraverso la zona di alienazione e al rilascio nell'aria di polvere radioattiva contaminata".
E' guerra a Kiev
La paura di un nuovo disastro
La paura è quello di un nuovo disastro nucleare. "L'attacco della Russia all'Ucraina potrebbe causare un altro disastro ecologico a Chernobyl", si legge in un post su Facebook dell'ambasciata ucraina a Bucarest. "Nel 1986 il mondo ha assistito al più grande disastro ecologico a Chernobyl. L'attacco della Russia all'Ucraina potrebbe causare un altro disastro mediante lo spostamento delle forze militari russe a Chernobyl. Se la Russia continua la guerra, Chernobyl potrebbe accadere di nuovo nel 2022", ha affermato la missione diplomatica ucraina.
La Russia: "Proteggiamo la centrale da organizzazioni terroristiche"
Il consigliere presidenziale Mihailo Podoliak nell'annunciare che l'esercito ucraino ha perso il controllo della centrale nucleare di Chernobyl, ha definito "sconosciuto" lo stato degli impianti della centrale e delle discariche di rifiuti nucleari. Dall'altra parte del fronte, il ministero della Difesa russo ha detto di avere preso il controllo della centrale nucleare di Chernobyl per "proteggerla". L'azione secondo la versione del Cremlino e riporatata da Bbc news online, è stata disposta per garantire che "i gruppi nazionalisti e altre organizzazioni terroristiche non possano sfruttare la situazione nel Paese per inscenare una provocazione nucleare". La stessa fonte ha anche affermato che i livelli di radiazioni nell'area circostante l'impianto sono normali e che il personale sta continuando a monitorare i livelli di radioattività.
Aree contaminate 36 anni dopo il disastro
Quello di Chernobyl, del 26 aprile 1986, resta il più grande incidente mai avvenuto in una centrale nucleare. A distanza di 36 anni, ancora si contano i danni. Secondo un report condotto da Greenpeace da e da un gruppo di scienziati ucraini (Nuclear Scars) oltre 10.000 kmq sono inutilizzabili per l'attività economica, più di 150.000 kmq sono le aree contaminate della Bielorussia, Russia e Ucraina e 5 milioni di persone vivono in zone ufficialmente considerate contaminate. Gli elevati livelli di contaminazione di plutonio nel raggio di 10 km della centrale dicono che questa area non potrà essere ripopolata per i prossimi 10.000 anni. Quanto all'impatto sulla salute, ha causato una significativa riduzione della salute e del benessere di grandi popolazioni di Ucraina, Bielorussia e Russia. Gli indicatori di questo declino includono tassi di mortalità più elevati e tassi più bassi di natalità nelle zone contaminate. In particolare, il tasso di mortalità tra i bambini con i genitori irradiati è più elevato. Una causa chiave della maggiore mortalità in aree contaminate è legata alle malattie del sistema cardiovascolare.