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Venerdì, 29 Marzo 2024
Nove mesi di guerra / Ucraina

Ancora bombe russe su Kherson, ospedali evacuati

Il bilancio degli ultimi attacchi è di almeno 10 persone morte e 54 ferite. Diplomazia in affanno. La Nato: "Sosteniamo l'Ucraina, non ci tiriamo indietro". Il Cremlino: "Nato complice dei crimini di Kiev"

Non c'è pace per la città ucraina di Kherson, nuovamente sotto attacco russo. Altre bombe e altre vittime civili. A confermarlo, secondo media locali, è il vicepresidente del consiglio regionale Yuriy Sobolevsky.

Nelle ultime ore le forze russe hanno bombardato il territorio della regione di Kherson 49 volte, uccidendo almeno 10 persone e ferendone altre 54. I pazienti degli ospedali vengono evacuati in altre città dell'Ucraina. Il capo della regione, Yaroslav Yanushevich, spiega che i bambini sono stati trasferiti a Mykolaiv e anche i pazienti dell'istituto regionale psichiatrico sono stati evacuati.

Ucraina al buio e con venti gradi sotto zero: l'inverno più lungo

Sul campo diplomatico la situazione tra Russia e Occidente è sempre più tesa. "La maggior parte delle guerre terminano con negoziati, ma quello che avviene al tavolo negoziale dipende da quello che è accaduto sul campo di battaglia. Quindi la cosa migliore per aumentare le possibilità di una soluzione pacifica è sostenere l'Ucraina. Non ci tireremo indietro", ha affermato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una conferenza stampa a Bruxelles. "I Paesi alleati forniscono (a Kiev, ndr) sostegno militare senza precedenti e mi aspetto che i ministri degli Esteri si impegneranno per aumentare il loro supporto di equipaggiamenti non letali. Alla riunione di Bucarest chiederò più contributi - ha anticipato -. Sul tempo più lungo, aiuteremo l'Ucraina alla transizione da sistemi d'arma di epoca sovietica a standard Nato e incontreremo Dmytro Kuleba per discutere delle necessità più urgenti e del sostegno a lungo termine".

Parole che hanno portato a dura replica della portavoce del ministro russo degli Esteri, Maria Zakharova: "La Nato è complice dei crimini del regime di Kiev". 

Putin alle madri dei soldati: "Nessun rimpianto"

Il presidente Vladimir Putin ha incontrato una delegazione di madri dei soldati al fronte in Ucraina. Ha detto loro di non avere rimpianti sull'avvio dell'operazione militare speciale, ma ha precisato di condividere la loro sofferenza. Putin chiesto alle madri dei soldati di non credere a tutto quello che vedono in televisione o leggono su Internet: "Ci sono molti attacchi informativi" perché "l'informazione è anche un'arma di combattimento" che è diventata più efficace con le tecnologie moderne. 

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