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Venerdì, 29 Marzo 2024
Guerra in Ucraina / Russia

I video dei soldati Usa catturati dai russi: "Siamo vivi"

La tv del Cremlino ha pubblicato due clip in cui parlano altrettanti militari statunitensi catturati in Ucraina: Alexander Drueke e Andy Huynh. "Abbiamo dovuto ritirarci"

"Mamma, sono vivo". Inizia così uno dei video rilasciati dalla tv russa Rt nei quali sono ripresi due militari statunitensi catturati in Ucraina. Si tratta dell'ex sergente Usa Alexander Drueke e dell'ex marine Andy Huynh.
Drueke si rivolge alla madre Lois: "Mamma, voglio solo farti sapere che sono vivo e che spero di tornare a casa al più presto". Nel secondo video mostrato dalla tv del Cremlino compare l'ex marine Andy Huynh. Spiega che lui e Alexander Drueke erano "impegnati in uno scontro con le truppe russe" vicino a Kharkiv (Ucraina orientale). "Le forze russe hanno conquistato le nostre posizioni. Abbiamo dovuto ritirarci", ha aggiunto raccontando poi di non aver visto le forze di Mosca uccidere indiscriminatamente i civili e di essere stato trattato bene dai russi che lo hanno catturato.

I due uomini sono stati ripresi anche in altri video diffusi dalla tv russa. I due dicono di essere "contro la guerra", in un russo esitante. Resta da chiarire dove siano adesso, con chi, a quando risalga effettivamente il video e in quali circostanza in due abbiamo parlato alla telecamera.

Putin contro Ue e Usa: "Nulla sarà più come prima"

Le clip vengono diffuse a poche ore dal discorso del presidente Putin, che parlando al Forum Economico di San Pietroburgo è tornato a lanciare dure invettive contro Usa e Unione europea, assicurando che "nulla sarà più come prima". 

E nel frattempo sul campo si combatte. Secondo il ministero della Difesa britannico "è probabile che le truppe russe riprendano i tentativi di avanzare a sud di Izyum per addentrarsi nella regione di Donetsk". Secondo l'intelligence britannica, inoltre, i corridoi umanitari, che dal 14 giugno truppe e separatisti russi stanno cercando di organizzare per la popolazione di Severodonetsk, sarebbero poco utili, dato che "le opportunità di lasciare la città sono limitate dalla distruzione dei ponti, mentre il percorso proposto dalla Russia condurrebbe i residenti di Severodonetsk alla città di Svatov, che si trova ancora più verso l'interno del territorio occupato della Russia".

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