La controffensiva russa per fermare l'avanzata ucraina
In corso una feroce battaglia tra Lyman e Kupiansk: l'esercito di Mosca con 100mila uomini e centinaia di mezzi corazzati sta tentando di riprendere un importante nodo ferroviario
Che la controffensiva ucraina non stia andando come nei progetti iniziali di Kiev è cosa ormai nota, ma ora l'esercito russo starebbe provando a dare una spallata fermando la lenta avanzata ucraina. Secondo il portavoce del comando orientale dell'esercito ucraino Serghe Cherevati almeno 100.000 uomini supportati da 900 mezzi corazzati e 555 sistemi di artiglieria avrebbero iniziato una controffensiva nell'area del fronte di Lyman e Kupiansk nel tentativo di prendere quest'ultima città nella provincia nord-orientale di Kharkiv, dove si intersecano una ventina di percorsi ferroviari che la collegano sia alla Russia che al resto dell'Ucraina. Cherevati ha spiegato che la Russia ha schierato nella zona le sue "migliori unità di fanteria motorizzata" per riprendere le due città riconquistate dall'Ucraina alla fine dell'anno scorso.
Kiev riferisce di una situazione "complicata" nei combattimenti nell'Ucraina orientale ma il generale Oleksander Syrskyi, comandante delle forze di terra ucraine ritiene come l'esercito ucraino abbia ancora la situazione sotto controllo.
Come sta andando la controffensiva ucraina
La controffensiva ucraina equipaggiata con miliardi di dollari di nuove armi e munizioni occidentali deve ancora affrontare la principale linea difensiva russa. Kyiv afferma che sta deliberatamente avanzando lentamente per evitare gravi perdite attraverso le linee difensive fortificate disseminate di mine e per ora si concentra sul colpire la logistica russa.
Tuttavia dall'inizio di giugno le truppe di Kiev hanno ripreso più di 210 chilometri quadrati secondo le stime del vice ministro della Difesa Hanna Maliar. Ma nelle aree invase dai russi nel febbraio 2022 le truppe ucraine hanno trovato postazioni fortemente difese e campi minati che ostacolano il contrattacco. Tra i punti più caldi del fronte c'è sempre Bakhmut, città catturata dalle forze russe a maggio, e attorno alla quale continua la manovra di accerchiamento delle forze armate di Kiev. Nel sud, dopo aver cacciato le truppe russe da gruppi di villaggi, le forze ucraine hanno avuto successo in direzione di Mala Tokmachka-Novopokrovka e Velyka Novosilka-Urozhayne. Le forze russe si stanno concentrando sul combattimento in direzione di Avdiivka e Maryinka nella regione di Donetsk, ma le forze ucraine stanno frenando i tentativi russi di avanzare vicino a Maryinka e Krasnohorivka, a ovest della città di Donetsk.
Il nuovo boom dei prezzi dopo lo stop all'accordo sul grano ucraino
Intanto dopo lo stop all'accordo sulla libera circolazione delle navi con grano ucraino la Russia ha colpito il porto di Odessa con missili e droni. Una ritorsione dopo l'attacco dei droni marittimi ucraini al ponte stradale russo nella penisola di Crimea occupata. "Gli attacchi notturni della Russia ai porti ucraini sono stati "un'ulteriore prova del fatto che il paese-terrorista vuole mettere in pericolo la vita di 400 milioni di persone in vari paesi che dipendono dalle esportazioni di cibo ucraino", ha detto Andriy Yermak, capo dello staff presidenziale dell'Ucraina. Sei missili Kalibr e 31 droni su 36 sarebbero stati abbattuti lungo le regioni costiere di Odessa e Mykolaiv: la caduta di detriti e onde d'urto ha danneggiato diverse case e infrastrutture portuali a Odessa e causato un grande incendio a Mykolaiv.
L'accordo sull'esportazione di grano del Mar Nero negoziato un anno fa dalla Turchia e dalle Nazioni Unite è stato uno dei pochi successi diplomatici della guerra, revocando di fatto un blocco russo dei porti ucraini e scongiurando un'emergenza alimentare globale. L'Ucraina e la Russia sono entrambe tra i maggiori esportatori mondiali di grano e altri prodotti alimentari. Se il grano ucraino venisse nuovamente bloccato dal mercato, i prezzi potrebbero salire in tutto il mondo, colpendo più duramente i paesi più poveri. La Russia dice che potrebbe tornare all'accordo sul grano, ma solo se le sue richieste saranno soddisfatte per allentare le regole per le proprie esportazioni di cibo e fertilizzanti. Qualsiasi tentativo far ripartire le spedizioni di grano ucraine senza la partecipazione della Russia dipenderà dalle compagnie assicurative che dovranno accettare o negare la propria copertura sulle navi cargo.