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Giovedì, 25 Aprile 2024
Guerra in Ucraina / Ucraina

Il racconto dall'inferno di Mariupol: "Scheletri in strada, superstiti senza acqua e cibo"

Parla Anna Zaitseva, moglie di un combattente di Azov: "In Europa i cittadini non vogliono pensare a noi e alla guerra ma nessuno è assicurato contro il destino toccato all'Ucraina" 

 A Mariupol la "situazione è critica, orribile, la gente non ha cibo, né acqua potabile, né medicinali. Ci sono gli scheletri di persone sparse per le strade. E questo non è un film dell'orrore o un libro di King. Ma la realtà degli ucraini". Sono le parole di Anna Zaitseva, moglie di Kyrylo Zaitsev, nome di battaglia come combattente di Azov Volt. La donna racconta all'Adnkronos la situazione nella città martire ucraina caduta nelle mani dei russi, dove ancora rimangono sua nonna e uno zio. "Sono in contatto con loro. Tramite internet, ogni tanto mi mandano i messaggi. Raccontano che la situazione è orribile", spiega ancora la 25enne ucraina che da qualche settimana è riuscita ad arrivare a Berlino insieme al figlio di 7 mesi.

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"A casa nostra sono venuti i rappresentanti di Dnr, la repubblica autoproclamata di Donetsk, e hanno fatto delle domande su di noi, perché sanno di noi, di mio marito, ma nessuno dei vicini gli ha raccontato nulla", continua Anna che non ha notizie del marito da maggio, da quando è uscita insieme al figlio e decine di altri civili dall'acciaieria Azovstal dove era rifugiata da fine febbraio. "Il palazzo di 9 piani in cui vivevamo è stato bombardato, è rimasto intero l'appartamento, però è stato saccheggiato completamente - racconta ancora - Alla gente manca tutto, loro bruciano i mobili per riscaldarsi di notte e cucinare qualcosa. Perché quello che avviene a Mariupol ora forse accadeva ai tempi della seconda guerra mondiale".

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Secondo la giovane madre ucraina, dopo oltre cinque mesi di guerra nei Paesi europei la gente non voglia più vedere la realtà della distruzione in Ucraina. I social - denuncia - "cancellano i contenuti sulla guerra perché ritenuti sensibili, non accettabili. Capisco che le persone ora sono in ferie, specialmente i paesi come Italia, Francia, Spagna. La gente vuole rilassarsi e non pensare alla guerra in un Ucraina lontana. Ma vorrei ricordare - avvisa - che la terra è rotonda e nessuno sa che forse Mariupol, Bucha e Irpin potrebbero ripetersi in un altro Paese in Italia, Francia o Spagna. Nessuno è assicurato contro il destino che ora ha toccato l'Ucraina". 

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