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Martedì, 23 Aprile 2024
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Guerra in Ucraina: cinque cose da sapere oggi

Perché la Russia bombarda senza sosta gli snodi ferroviari. La tregua per evacuare i civili dall'acciaieria Azovstal. Muore in combattimento noto giornalista televisivo: aveva 36 anni. Putin non avrà una vittoria da celebrare il 9 maggio: verso un lungo conflitto di logoramento. Più aiuti miliari dall'Ue alla Moldavia (che teme l'invasione)

Guerra in Ucraina: cinque cose da sapere oggi, giovedì 5 maggio. Perché la Russia bombarda gli snodi ferroviari. La tregua per evacuare i civili dall'acciaieria Azovstal. Muore in combattimento noto giornalista televisivo: aveva 36 anni. Putin non avrà una vittoria da celebrare il 9 maggio: verso un lungo conflitto di logoramento. Più aiuti miliari dall'Ue alla Moldavia (che teme l'invasione).

1) Perché la Russia bombarda gli snodi ferroviari

La Russia sta cercando di aumentare il ritmo dell'avanzata nell'Ucraina orientale per raggiungere il confine delle regioni di Donetsk e Lugansk. Ieri sera missili e bombe si sono abbattuti su Cherkasy, Dnipro, Odessa e Zaporizhzhia, dove poco prima era suonate le sirene dell'allarme antiaereo. Le forze russe stanno allargando il fronte d’attacco e hanno colpito i collegamenti logistici, anche nelle regioni occidentali in gran parte risparmiate finora dal conflitto. Il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che i missili russi a lunga gittata, lanciati dal mare e da aerei, hanno "neutralizzato" sei scali ferroviari nell’Ucraina centrale - vicino a Leopoli, Podbortsy, Volonets, Tymkove e Pyatikhatka. Mosca colpisce le infrastrutture ferroviarie su cui viaggiano armi e rifornimenti. L'obiettivo è rallentare l'arrivo degli equipaggiamenti miitari forniti a Kiev dall'Occidente. La quasi totalità di essi infatti entra in territorio ucraino via terra dal confine polacco, per essere poi spostati verso i fronti orientale e meridionale attraverso la rete ferroviaria.

2) La tregua per evacuare i civili dall'acciaieria Azovstal

Da giovedì 5 maggio a sabato 7, dalle 8 alle 18, le Forze armate russe apriranno un corridoio umanitario per l'evacuazione dei civili da Azovstal. Lo ha annunciato il comando russo citato dalla Tass, secondo cui, "in conformità con la decisione della leadership della Federazione russa, basata su principi di umanità, le Forze armate russe dalle 8 alle 18 ora di Mosca del 5, 6 e 7 maggio apriranno un corridoio umanitario dal territorio dell'impianto di Azovstal per l'evacuazione dei civili (personale di lavoro, donne e bambini)", la cui presenza nelle strutture sotterranee dell'acciaieria viene segnalata dalle autorità di Kiev. Durante questo periodo di tempo, ha precisato il comando a Mosca, le forze russe cesseranno le attività militari e ritireranno le loro unità a distanza di sicurezza. Da settimane l’enorme complesso industriale era diventato il bersaglio dell’artiglieria pesante e dei raid aerei russi che hanno tentato di stanare i soldati ucraini del battaglione Azov.  Mariupol è stata ridotta in macerie: oggi è impossibile stabilire il numero esatto dei morti. Ma sono probabilmente molte migliaia. Un'indagine della Associated Press ha rivelato che nel solo bombardamento del 16 marzo che ha colpito il teatro nel centro della città, sono stati uccisi almeno 600 civili. La caduta di Mariupol ha assunto un grande valore simbolico per Putin, una sorta di rivincita dopo le difficoltà incontrate nelle regioni settentrionali e a Kiev nella prima fase della guerra iniziata il 24 febbraio.

3) Muore in combattimento noto giornalista televisivo: aveva 36 anni

Il giornalista Oleksandr Makhov, piuttosto noto, che si era arruolato nell'esericito ucraino è morto ieri nei combattimenti con le forze russe vicino a Izium, nella regione di Kharkiv. "Aveva 36 anni", ricorda su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky esprimendo "sincere condoglianze a parenti e amici" della vittima. "Fatelo sapere a suo figlio Vladyslav: la Russia si assumerà la responsabilità di questa morte. Otterremo sicuramente la vittoria per l'Ucraina. Sono sicuro che era il sogno di Oleksandr. E noi lo realizzeremo. Eterna memoria a lui e a tutti i nostri eroi che hanno dato la vita per l'Ucraina", conclude Zelensky. Anche il portavoce dell'amministrazione di Odessa Sergey Bratchuk ha fatto un post su Telegram in ricordo del giornalista. Era originario di Luhansk, nel Donbass dove dal 2014 la guerra non è mai finita. Lavorava per i canali televisivi Ukraina e Ukraina 24. Appena è stato possibile (già a fine febbraio), si era unito all’esercito dopo l’invasione delle truppe di Putin. Il 5 aprile in un video sui social chiedeva alla sua fidanzata di sposarlo, dicendo di non avere per la proposta un vero anello, ma solo "l'anello della granata". Faceva parte della riserva operativa 1, la prima ondata di riservisti militari pronti a essere richiamati in servizio in caso di necessità. Sono almeno otto i giornalisti e professionisti dell'informazione morti in due mesi e mezzo di guerra.

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4) Putin non avrà una vittoria da celebrare il 9 maggio: verso un lungo conflitto di logoramento

Nessuno sa prevedere cosa dirà Putin alla parata sulla Piazza Rossa il 9 maggio, durante l'anniversario della vittoria sovietica sul nazismo. Gli analisti militari escludono sviluppi rapidi sul terreno entro lunedì prossimo. Nessuna vittoria da celebrare. Si va verso un lungo conflitto, potrebbero passare settimane, forse mesi, prima di significativi cambiamenti negli equilibri bellici. L'avanzata dei russi è lenta ed alternante, le truppe d’assalto entrano in azione solo dopo che l’artiglieria ha devastato le abitazioni. Il vero interrogativo, scrive oggi Repubblica, "è dove e quando il comandante supremo Valery Gerasimov giocherà le sue ultime riserve, incluse le brigate fresche arrivate dall’Estremo Oriente. La scelta potrebbe forse ricadere su Zaporizhzhia, per cercare di tagliare i rifornimenti verso il Donbass. Oggi lì ci sono 13 BTG (gruppi tattici di battaglione, ndr)  ossia uno per ogni venti chilometri: pochi per un attacco tradizionale ma la caratteristica di queste formazioni dovrebbe essere la rapidità per scompaginare le difese. Il quartiere generale di Mosca ha un problema strategico: aerei spia e satelliti Nato permettono a Kiev di anticipare le sue mosse". Tutti indicatori di lungo conflitto di logoramento ormai diventato realtà.

5) Più aiuti miliari dall'Ue alla Moldavia (che teme l'invasione)

L’Unione europea "quest’anno ha in programma di aumentare significativamente il sostegno militare alla Moldavia fornendo ulteriore equipaggiamento alle sue forze armate". Lo ha annunciato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in una conferenza stampa congiunta a Chisinau con la presidente moldava Maia Sandu. Nelle ultime settimane sono aumentate le tensioni nella Transnistria, la regione separatista filorussa della Moldavia. "È nostro dovere europeo aiutare e sostenere il Paese e aumentare il nostro sostegno alla sua stabilità, sicurezza e integrità territoriale" ha sottolineato Michel. I media ucraini hanno parlato di un piano per trasformare la filorussa Transnistria in un secondo Donbass, aprendo un nuovo fronte. La Moldavia ha un esercito debole, appena 3.250 soldati. L'intelligence ucraina starebbe registrando alcune attività nell'aeroporto di Tiraspol, la capitale della non riconosciuta repubblica della Transnistria. I russi potrebbero tentare di trasferire le truppe su aerei ed elicotteri in decollo dalla Crimea occupata e, allo stesso tempo, nella capitale moldava Chisinau verrebbero organizzate proteste e rivolte per far salire la tensione. Occhi puntati sul 9 maggio, data chiave per la Russia, l’anniversario della vittoria sovietica sul nazismo.

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