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Martedì, 23 Aprile 2024
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Yemen, la guerra dimenticata: "Ribelli fanno strage di civili con mine anti-uomo"

"Nel paese resta cibo solo per quattro mesi". Croce Rossa e Human Rights Watch lanciano l'allarme per il paese arabo dilaniato da un conflitto che vede sul campo milizie ribelli e jhiadisti ma diventato terreno di scontro tra Iran e Arabia Saudita.

Quasi 19 milioni di persone in Yemen vivono in condizioni di bisogno umanitario, circa il 68% della popolazione di un Paese dilaniato da una guerra civile nella quale due gruppi lottano per affermare il legittimo governo dello Yemen, ma sopratutto divenuto terreno di confrontro tra due grandi potenze mediorientali: Iran e Arabia Saudita. 

Ryad è a capo di una coalizione internazionale, con il sostegno logistico di Washington, contro i ribelli Huti dello Yemen, che hanno l'appoggio dell'Iran. Gli Stati Uniti riforniscono di carburante gli aerei sauditi, ma le bombe arrivano da tutta Europa, anche dall’Italia.

Human Rights Watch ha denunciato l'uso di mine anti-uomo, che provoca numerose vittime tra i civili e impedisce il ritorno di migliaia di sfollati, da parte dei ribelli in Yemen. Secondo la Ong, gli Houthi, alleati delle forze dell'ex presidente Ali Abdallah Saleh, hanno utilizzato mine in almeno sei province del Paese dopo l'intervento nel 2015 della coalizione araba a guida saudita a sostegno dell'esecutivo.

Lo Yemen è un Paese povero, la cui economia si fonda per il 20% su petrolio e gas, con una fiorente agricoltura e un turismo diffuso nei 2.000 chilometri di costa, è sull’orlo della carestia. Una tragedia di proporzioni bibliche della quale solo ora il mondo inizia ad accorgersi. Dopo trent’anni di governo del dittatore Saleh, nel 2012 la primavera araba porta al potere il suo ex vice Mansur Hadi. Nel gennaio 2015 gli Huthi, un gruppo armato di prevalenza sciita tenta il colpo di Stato supportati dall’appoggio del governo iraniano. Pochi mesi dopo, l’Arabia Saudita entra nel conflitto in appoggio ai filo-governativi. Dopo il blocco navale saudita intorno al Paese, iniziano i bombardamenti.

Gli Usa sostengono la necessità di favorire in tempi rapidi l'avvio di negoziati di pace sotto l'egida Onu per risolvere il conflitto bello Yemen.  "Il nostro obiettivo - ha precisato il capo del Pentagono - è definire una equipe di negoziatori sotto egida Onu che possa cercare una soluzione politica al conflitto il piu' in fretta possibile. Vogliamo fermare il lancio di missili di fabbricazione iraniana sull'Arabia Saudita e la morte di civili yemeniti innocenti". 

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