rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
La vendetta dei talebani / Afghanistan

Hazara: la minoranza più perseguitata in Afghanistan

Storicamente si sono sempre opposti ai talebani e adesso sono nel loro mirino. Poco più di un mese fa una strage. Nelle ultime ore è scomparsa Salima Mazari, governatrice che li mise in fuga l'anno scorso

Nei secoli scorsi erano maggioranza nel Paese. Poi a seguito di una serie di persecuzioni sono diventati circa il 9% della popolazione. Sono gli hazara, l'etnia più perseguitata dell'Afghanistan. Gli ultimi mesi, e le ultime ore, non stanno facendo eccezione e i talebani si stanno macchiando di violenze inaudite contro di loro. Con origini orientali, sono facilmente riconoscibili per i loro tratti somatici che li avvicinano alle popolazioni di quella parte dell'emisfero. Per gli “studenti coranici” però hanno un “difetto” imperdonabile: sono sciiti. Questo li ha resi più volte bersaglio delle persecuzioni e le ultime notizie parlano ancora del loro sangue versato. A denunciarlo è stata Amnesty International che ha raccontato di una vera e propria strage di cui si sono macchiati i talebani nel mese di luglio.

Le violenze di luglio 

In particolare, secondo le testimonianze raccolte sul posto, tra il 4 e il 6 luglio ci sarebbero state una serie di uccisioni che la Ong definisce raccapriccianti. L'offensiva talebana si è concentrata nella provincia del Ghazni dove è concentrata la maggior parte degli hazara. I fondamentalisti avrebbero messo a ferro e fuoco il villaggio di Mundarakht, nel distretto di Malistan. La Ong ha raccolto testimonianza secondo cui almeno sei uomini sarebbero stati uccisi a sangue freddo e altri tre sarebbero stati torturati a morte. Un bilancio assolutamente parziale che rappresenta solo una parte delle informazioni che sono riusciti a recuperare i volontari sul campo. Il mese scorso i talebani hanno cominciato una serie di occupazioni di varie aree che ha accelerato anche il processo d'ingresso in quelle zone che erano controllate dall'esercito afgano insieme agli americani e che sono cadute come tessere di un domino.

La vendetta dei talebani contro gli hazara

Oltre alle uccisioni del mese scorso sono stati segnalati atti di violenza anche nell'ultime ore. Secondo altre notizie arrivate a un'altra Ong, Hope Hazara, una governatrice del distretto di Charkint, provincia centro-settentrionale di Balkh. sarebbe stata arrestata. Si tratta di Salima Mazari, anche lei di etnia hazara e conosciuta per la resistenza ai talebani. L'hanno scorso era riuscita a costringere alla resa un centinaio di miliziani che avevano provato a prendere la zona senza successo. Secondo diverse fonti concordanti, non si hanno sue notizie da due giorni e si pensa che sia finita nelle mani dei fondamentalisti. L'arresto della governatrice non sarebbe l'unico atto ostile fatto contro la minoranza hazara.

I talebani avrebbero distrutto anche la statua raffigurante uno storico leader sciita della comunità hazara. Si tratta di Abdul Ali Mazari, un simbolo per quell'etnia che venne ucciso proprio dai talebani durante la resistenza ai fondamentalisti avvenuta tra il 1992 e il 1996. Non è certa la data del suo decesso che viene datato tra il '95 e il '96 nella provincia centrale di Bamiyan. Nella riconquista del Paese, i talebani si stanno premurando di distruggere anche i simboli che rappresentano i loro oppositori. Altre azioni di vendetta sono temute nel corso della cosiddetta Ashura, festeggiamenti sciiti proprio della comunità hazara durante i quali vengono organizzati per dieci giorni cortei di auto con bandiere, vengono eretti archi coperti di stoffa nera e nelle moschee vengono recitate preghiere speciali. La vendetta dei talebani potrebbe materializzarsi anche contro quei maschi hazara che in gran parte hanno ingrossato le fila dell'esercito afgano o le donne che sono scese in politica. Negli anni scorsi si sono già verificati diversi attentati durante le celebrazioni dell'Ashura. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Hazara: la minoranza più perseguitata in Afghanistan

Today è in caricamento