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Venerdì, 29 Marzo 2024
TERRORISMO

Strage a Parigi, Hollande: "Siamo in guerra, distruggeremo l'Isis"

Il presidente francese in un discorso alle Camere: "Quella che viviamo non è una guerra di civiltà, perché questi assassini non ne rappresentano nessuna". E chiede poteri straordinari per battere l'Isis

ROMA - François Hollande ha chiesto più poteri al Parlamento per poter sconfiggere quella piaga che, venerdì sera, ha portato a una nuova serie di attentati a Parigi. "La Francia è in guerra", ha dichiarato il presidente francese a Versailles, di fronte alle Camere riunite. Il suo è stato un lungo discorso nel quale ha chiesto ai francesi di non arrendersi e ha descritto il suo piano per sconfiggere il terrorismo con l'aiuto della Ue, di Russia e Usa:

Abbiamo affrontato ben altre prove prima degli attacchi di venerdì e quelli che hanno voluto sfidarci sono stati i perdenti della storia. Quella che viviamo non è una guerra di civiltà perché questi assassini non ne hanno. Sono vigliacchi. 

LA COALIZIONE ANTI ISIS - Il presidente francese ha poi lanciato un appello per una "grande e unica coalizione per combattere questo esercito terroristico dell'Isis". E sui raid lanciati da Parigi contro la Siria ha promesso che "la Francia intensificherà gli attacchi in Siria. Faccio i miei complimenti ai piloti francesi che hanno portato a termine l'operazione a Raqqa. Non dobbiamo contenere quest'organizzazione, la dobbiamo distruggere". "Nei prossimi giorni - ha annunciato - incontrerò i presidenti Obama e Putin per unire le nostre forze contro l'Isis".

Francia assediata, Parigi brucia (Infophoto)

"CONTINUATE A USCIRE, CONTINUATE A VIVERE" - Hollande ha poi sottolineato i valori che reggono la convivenza in Francia, dicendo che "la nostra non è una repubblica qualsiasi ma porta avanti la concezione di uno Stato a servizio dei nostri cittadini: noi siamo la patria dei diritti dell'uomo. Sono qui per sottolineare l'unità nazionale e per sottolineare la nostra determinazione". E ancora, rivolto al suo popolo, ha lanciato questo messaggio: "La Francia deve restare se stessa. Continuate a uscire, continuate a vivere. L'imminente Conferenza sul clima sarà un momento di speranza e solidarietà".

LE MODIFICHE ALLA COSTITUZIONE - Il presidente ha annunciato che lo stato d'emergenza verrà esteso per tre mesi. "La legge era degli anni '50, ma noi dobbiamo modificarla perché siamo di fronte a queste minacce. Dobbiamo modificarla e io chiedo al Parlamento di approvare il decreto. Il primo ministro chiederà al Parlamento di adottare un regime giuridico completo", ha spiegato Hollande. Per il presidente francese va "modificata anche la Costituzione". In Francia abbiamo bisogno di un "regime costituzionale in grado di gestire la lotta a questo nemico", ha spiegato Hollande, chiedendo la modifica dell'articolo 36, quello sullo stato d'emergenza. Il presidente ha annunciato inoltre di volere "controlli coordinati e sistematici alle frontiere" e che verranno creati cinquemila nuovi posti tra militari e poliziotti nei prossimi due anni.

Gli attacchi a Parigi sui giornali di tutto il mondo

Hollande ha anche espresso la sua volontà di togliere la cittadinanza francese a chi ne ha due e viene condannato per terrorismo. "Non possiamo rendere gli individui apatridi, ma dobbiamo poter fare in modo che una persona condannata per atti di terrorismo, anche se è nata in Francia, se ha un'altra nazionalità" possa perdere quella francese. "Dobbiamo essere certi di potere togliere la nazionalità a cittadini condannati per terrorismo anche se sono francesi", ha detto Hollande. Il paese agirà con fermezza e la Francia dovrà "espellere più rapidamente gli stranieri che pongono una rischio serio per la pubblica sicurezza".

Il lungo discorso del presidente si è concluso con un "Viva la Francia" pronunciato dal presidente. In chiusura deputati e senatori lo hanno salutato con un lungo applauso. In piedi i parlamentari francesi hanno cantato la Marsigliese.
 

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