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Martedì, 23 Aprile 2024
10 morti in California / Stati Uniti d'America

Huu Can Tran, chi è il killer della strage al capodanno cinese: suicida dopo aver massacrato 10 persone

La festa si è trasformata in una strage a Monterey Park. Il presunto autore del massacro, 72enne, avrebbe agito completamente da solo secondo la polizia. Ha freddato persone tra i 50 e i 60 anni in una sala da ballo e si è spostato in un altro locale dove è stato disarmato da clienti-eroi. Poi è fuggito e si è tolto la vita dopo essere stato individuato

Si è suicidato il killer del capodanno cinese. Ha agito da solo. La festa si è trasformata in una strage a Monterey Park, in California, dove un uomo di 72 anni ha massacrato dieci persone tra i 50 e i 60 anni in una sala da ballo, si è spostato in un altro locale dove è stato disarmato da clienti-eroi e poi è fuggito a bordo di un furgone all'interno del quale si è suicidato dopo essere stato fermato dalla polizia. Monterey Park è una cittadina a 13 chilometri da Los Angeles, dove la maggioranza della popolazione è di origine asiatica, è cominciato poco dopo le 22 di sabato sera. La celebrazione del capodanno lunare a Monterey Park è una delle più partecipate della California e aveva attirato decine di migliaia di persone durante la giornata di sabato.

Strage capodanno cinese: il killer si è suicidato

Un uomo asiatico, identificato poi come Huu Can Tran, ha fatto irruzione nello Star Ballroom Dance Studio con un "potente fucile d'assalto", secondo alcune fonti di polizia, e ha freddato sulla pista 5 uomini e 5 donne. Altre 10 persone sono state ferite e sono state ricoverate in vari ospedali. Il capo della polizia di Monterey Park, Scott Wiese, ha dichiarato che i suoi agenti sono arrivati ​​sul posto in meno di tre minuti dopo la prima chiamata di emergenza. La scena che si sono trovati davanti era un "caos", ha detto, con persone morte e ferite e tutti i presenti che provavano a scappare. Circa venti minuti dopo la strage l'aggressore si è spostato a tre chilometri dal luogo del massacro, ad Alhambra, ed è entrato in un altro locale cinese, il Lai Lai, con un'arma diversa da quella usata a Monterey, forse una pistola, ma è stato bloccato e disarmato da coraggiosi clienti, che il capo della polizia ha definito "eroi".

Il killer poi è fuggito a bordo di un furgone bianco facendo perdere per poche ore le proprie tracce. Ha percorso 50 km prima di essere fermato a Torrance dalle squadre speciali. Gli agenti gli hanno chiesto di uscire e poi hanno sentito uno sparo. Dopo circa un'ora hanno rotto i finestrini del van e hanno trovato il corpo del killer senza vita. Il movente della strage è un enorme punto di domanda e il suicidio renderà più complicate le indagini. Tutte le piste sono aperte. La pistola che le autorità ritengono abbia usato è molto probabilmente illegale in California, secondo quanto detto dallo sceriffo. Le prove trovate nel furgone collegano l'uomo a entrambe le scene del crimine.

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Mistero anche sulle armi utilizzate per il massacro. Fonti delle forze dell'ordine hanno parlato di un fucile d'assalto, ma lo sceriffo ha spiegato che sono state trovate due armi: una pistola e "una pistola semiautomatica con un'alta capacità di essere ricaricata" recuperata nel secondo locale. Il presidente americano Joe Biden ha espresso vicinanze alle famiglie delle vittime e ha ordinato le bandiere a mezz'asta in tutti gli edifici pubblici degli Stati Uniti. 

Negli Usa ci sono più armi che abitanti

Secondo gli ultimi dati a disposizione del prestigioso Pew Research Center, il 42% degli statunitensi vive in una famiglia che possiede almeno un'arma da fuoco. Se si cambia il parametro d’analisi, balza agli occhi una sproporzione incredibile tra numero di abitanti e armi. Il dato proviene dallo Small Arms Survey, un istituto di studi internazionali di Ginevra secondo il quale, negli Usa, ci sono circa 393,3 milioni di armi per 330 milioni di abitanti. Anni fa il New York Times aveva pubblicato un'inchiesta secondo cui gli statunitensi dopo il massacro della Sandy Hook Elementary School, in cui morirono 27 persone, per lo più bambini tra i 6 e i 7 anni, acquistarono, in solo mese, circa 2 milioni di pistole. In pratica, quando si verifica un attacco, le vendite di armi da fuoco aumentano repentinamente. Ma sono cresciute anche all'inizio della pandemia, nella prima fase di restrizioni.

Gli sparuti tentativi di modificare le leggi sul libero possesso delle armi sono stati per decenni e decenni stoppati sul nascere, anche, se non soprattutto, grazie al potere della lobby armiera nell'attività legislativa e per l'intransigenza della destra repubblicana. La scorsa estate il presidente Biden ha firmato però una legge sulle armi, "la più significativa negli ultimi 30 anni" e la prima, dopo molti anni, a intervenire in materia. Prevede, tra l'altro, finanziamenti per gli Stati che si impegneranno a ridurre la possibilità che le armi finiscano nelle mani di individui considerati un pericolo per se stessi o per gli altri e porrà fine alla cosiddetta "scappatoia del fidanzato", bloccando la vendita di pistole a quanti sono accusati di violenze domestiche anche contro i partner non sposati. Tuttavia, il provvedimento non interviene sulla vendita di fucili di assalto né su quella dei caricatori ad alta capacità. "Voglio ringraziare le famiglie delle vittime da Columbine a Sandy Hook a Uvalde. Niente potrà colmare il loro vuoto, ma hanno aperto la strada per arrivare a questo punto", aveva detto Biden. Ma le stragi con armi da fuoco non si sono fermate.

Cos'è l'originalismo che permette ai repubblicani di difendere il diritto sul possesso di armi 

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