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Giovedì, 25 Aprile 2024
Immigrazione / Croazia

Immigrazione, la Croazia "invasa" da donne e bambini

Sono immagini drammatiche quelle che arrivano dal confine tra il paese dei Balcani e l'Ungheria. Nei pressi della frontiera ci sono oltre 4mila migranti. Dormono in tenda o nei sacchi a pelo e sperano di superare il muro

CROAZIA - L'Europa centrale e i Balcani sono alle corde, l'ondata di migranti non accenna a rallentare, l'Unione europea è in difficoltà di fronte all'emergenza. E il presidente del Consiglio europeo ha annunciato sul suo profilo Twitter di aver convocato un vertice europeo straordinario proprio per discutere della crisi dei migranti il prossimo 23 settembre alle 18. Il vertice era stato chiesto nei giorni scorsi dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e dall'omologo austriaco Werner Faymann. Il giorno prima, martedì, è convocata una riunione dei ministri degli Interni dopo il nulla di fatto nel meeting della scorsa settimana sul tentativo di intesa per la ripartizione dell'accoglienza di 120mila rifugiati, che oggi il Parlamento europeo ha appoggiato. Intanto, oltre 6mila persone sono finora riuscite a entrare in Croazia dalla Serbia, dopo che l'Ungheria martedì ha chiuso la propria frontiera. In molti hanno sfondato le barriere erette dalla polizia.

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TRA SERBIA E UNGHERIA - Intanto la situazione alla frontiera tra Serbia e Ungheria pare sia tornata alla calma dopo gli scontri di ieri tra migranti e forze dell'ordine ungheresi. Al valico di frontiera di Horgos 2-Roeszke 2, questa mattina c'erano ancora circa 400 migranti. I più fortunati hanno trascorso la notte in tende allestite sull'asfalto o nei campi lungo la strada verso l'Ungheria; altri hanno dormito nei sacchi a pelo, adagiati sempre sull'asfalto. Le due vie di accesso verso l'Ungheria, solitamente affollate di automobili, sono ormai bloccate da pannelli metallici con filo spinato, che hanno rimpiazzato la rete che i migranti erano riusciti a strappare durante gli scontri del giorno precedente. 

Donne e bambini "invadono" la Croazia

"OBIETTIVO CROAZIA" - "Vogliamo partire per la Croazia", ha raccontato l'iracheno Ali, rassegnato e triste per l'intransigenza di Budapest che impedisce ai migranti di proseguire il viaggio verso l'Europa occidentale transitando per l'Ungheria. "Già nella notte, due bus sono partiti verso la frontiera con la Croazia". 

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GLI SCONTRI - Gli scontri di mercoledì sono stati i primi da quando Budapest, nella notte tra lunedì e martedì, ha "sigillato" la sua frontiera con la Serbia. Le forze dell'ordine hanno usato idranti e lacrimogeni contro i migranti, che hanno scagliato contro di loro pietre. Il governo serbo ha ufficialmente protestato con l'Ungheria per il ricorso a "gas lacrimogeni sul suo territorio" contro i migranti e ha preannunciato l'invio di forze di polizia sulla frontiera comune. 

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LE FOTO SIMBOLO - Nelle immagini i rifugiati che hanno attraversato illegalmente confine con la Croazia. Tutti sono stati portati alla stazione di polizia di Tovarnik. Al loro arrivo le persone hanno ricevuto una prima assistenza sanitaria, mentre la polizia procedeva alle identificazioni. Una volta completato il processo di registrazione, gli autobus sotto scorta della polizia li hanno trasferiti: alcuni sono finiti in un centro di accoglienza per i richiedenti asilo a Ježevo, altri sono stati scortati fino alla stazione ferroviaria di Tovarnik dove un treno con 11 vagoni è partito alla volta di Zagabria . 

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