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Venerdì, 29 Marzo 2024
Droga e pena di morte / Singapore

L'uomo impiccato per un chilo di cannabis

Singapore ha una delle legislazioni sulla droga più rigide al mondo. Tangaraju Suppiah aveva 46 anni e aveva sempre respinto le accuse. La famiglia ha sperato fino all'ultimo in un atto di clemenza

Aveva 46 anni Tangaraju Suppiah. Singapore lo ha giustiziato per traffico di cannabis, nonostante le richieste di clemenza della sua famiglia, degli attivisti e delle Nazioni Unite. Secondo gli attivisti era stato condannato sulla base di prove deboli e non aveva avuto la possibilità di difendersi in modo adeguato durante il processo. Basti pensare che non ha avuto accesso a un interprete tamil e ha dovuto sostenere il suo ultimo appello da solo poiché la sua famiglia non era in grado di pagare un avvocato. Le autorità della città-Stato hanno invece affermato che è stato un giusto processo e che ha avuto normale consulenza legale come tutti gli imputati.

Singapore ha alcune delle leggi antidroga più severe del mondo. Nel 2022 il paese asiatico ha giustiziato 11 persone per condanne legate alla droga, tra cui un uomo con disabilità intellettiva per traffico di eroina. La famiglia di Tangaraju Suppiah si era riunita davanti alla prigione nella parte orientale della città, sperando in una svolta anche all'ultimo istante. Svolta che non c'è stata, i tribunali di Singapore hanno respinto il ricorso finale.

Le severe leggi sulla droga di Singapore con pena capitale lo allontanano da altri paesi della regione. La cannabis è stata depenalizzata in molte parti del mondo, inclusa la vicina Thailandia, dove il suo commercio è invece incoraggiato. Anche il miliardario britannico Sir Richard Branson aveva chiesto la sospensione dell'esecuzione e una revisione del caso di Tangaraju Suppiah. Il 46enne era stato condannato per "favoreggiamento e cospirazione" per il traffico di circa un chilogrammo di cannabis dalla Malesia a Singapore nel 2013. Non era stato trovato materialmente in possesso della sostanza, ma i pubblici ministeri hanno ritenuto che fosse stato responsabile del coordinamento dell'operazione e alcuni numeri di telefono portavano a lui. Suppiah si è sempre detto innocente. La legge di Singapore prevede la pena di morte per il traffico di droga e prevede pene minori per i corrieri.

Tangaraju Suppiah è stato impiccato nel carcere di Changi ieri all'alba.

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