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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tagli alla Protezione civile e meno pompieri: il prezzo dell'austerity nella Grecia che brucia

Il settore della sorveglianza antincendio ha subito tagli per 34 milioni di euro tra personale e mezzi. Già nel febbraio 2017 i pompieri erano scesi in piazza per protestare

Gli incendi che hanno colpito le aree boschive dell'Attica hanno messo in ginocchio la Grecia e scosso l'intera comunità internazionale: l'ultimo bilancio parla di 79 morti accertati e 187 feriti, dei quali 23 minori, con migliaia di pensioni in fuga e 1500 abitazioni distrutte.
Tutte le vittime sono state rinvenuta finora nella zona tra Rafina e Nea Makri, in particolare a Mati e Kokkino Limanaki, dove le persone sono rimaste intrappolate all'interno delle proprie abitazioni e auto, o sono annegate nel tentativo di sfuggire alle fiamme attraverso il mare. Particolare impressione ha suscitato il ritrovamento di 26 corpi senza vita ritrovati a Argyra Akti, a Mati, ad appena 15 metri dal mare. Si tratta di adulti e bambini rimasti intrappolati su una scogliera. Secondo quanto riferito dai media greci, i corpi sono stati ritrovati abbracciati l'uno all'altro.

Grecia, morti abbracciati a pochi passi dal mare per sfuggire alle fiamme 

Incendi in Grecia, tre giorni di lutto nazionale

Il timore è che gli incendi possano essere di natura dolosa, ha detto il premier greco Alexis Tsipras, che ieri ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Le ore che la Grecia sta vivendo, ha spiegato in un messaggio trasmesso dalla tv nazionale, "sono ore di coraggio, unità e solidarietà, perché solo insieme possiamo affrontare questa tragedia". Tsipras ha anche ringraziato i leader internazionali che hanno espresso la loro solidarietà al Paese. Dopo la richiesta di aiuti da parte di Atene, l'Italia, la Germania, la Polonia e la Francia hanno invitato aerei Canadair, mezzi e vigili del fuoco.

Incendi in Grecia, migliaia di persone evacuate

Austerity e tagli alla Protezione civile

Il tutto sta avvenendo a pochi giorni dal "traguardo" tanto atteso dalla Grecia, che ad agosto uscirà dal programma di assistenza della Ue e del Fondo monetario interanzionale. Un punto di svolta a cui la Grecia è arrivata stremata, dopo 14 manovre di austerità. Tra queste misure, ricorda Federico Fubini sul Corriere della Sera, la scorsa primavera c'è stato anche un ulteriore taglio al ministero della Protezione civile, dal quale dipendono i vigili dle fuoco in Grecia e "l'area della sorveglianza antincendio ha perso allora 34 milioni di euro, distribuiti fra il personale e i mezzi".

È difficile dire oggi se quell’ennesima sforbiciata su un’infrastruttura civile del Paese spieghi, almeno in parte, ciò che riferiscono alcuni testimoni dall’area più colpita dalle fiamme: a lungo non si è visto nessun intervento, niente elicotteri o aerei antincendio, nessun piano di evacuazione. I vigili del fuoco sono arrivati molto dopo. A migliaia fra loro a febbraio del 2017 avevano manifestato ad Atene perché la fine dei contratti a termine stava riducendo il loro numero da 12 mila a 8 mila. Da allora sono stati riassunti circa metà di coloro che erano stati fatti scadere. Ma quella di ieri è solo la più grave, non la prima volta che le loro squadre si trovano senza mezzi né preparazione per gestire l’aggressione del fuoco attorno ad Atene. Era già successo nel luglio 2015 e di nuovo 11 mesi fa. 

Fubini ricorda inoltre uno studio condotto da tre ricercatori greci secondo cui il 79% fra gli addetti delle squadre antincendio risultava sovrappeso o obeso e ben due su tre confessavano di essere passati negli ultimi anni ad alimenti meno sani a causa dei tagli ai salari. 
Intanto la magistratura greca ha avviato un'indagine per accertare le cause degli incendi e verificare le evenutali carenze nella gestione dei soccorsi. 
 

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