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Martedì, 16 Aprile 2024
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Incidente Ethiopian, trovata la scatola nera: "Ignota la causa del disastro"

Etiopia e Cina lasciano a terra la flotta di Boeing 737 MAX. La compagnia aerea: "Anche se non conosciamo ancora la causa dell'incidente, abbiamo dovuto decidere di lasciare a terra questi aerei come misura di sicurezza in più". Otto gli italiani morti nel disastro aereo

Etiopia e Cina hanno deciso di lasciare a terra la loro flotta di Boeing 737 MAX in attesa dell'esito dell'inchiesta sulle cause della tragedia aerea di ieri, quando un aereo di questo tipo è precipitato poco dopo il decollo da Addis Abeba provocando la morte di tutte le 157 persone che si trovavano a bordo, inclusi otto italiani. L'agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) sta "monitorando da vicino" la situazione secondo l'agenzia Bloomberg. Ma è "troppo presto per fornire indicazioni alle compagnie europee, o per agire" ha detto il portavoce.

Incidente aereo Ethiopian Airlines: a terra flotta di Boeing 737 MAX

La decisione sulle linee aeree etiopi annunciata questa mattina è una "precauzione di sicurezza in più", precisa in un comunicato Ethiopian Airlines. "Anche se non conosciamo ancora la causa dell'incidente, abbiamo dovuto decidere di lasciare a terra questi aerei come misura di sicurezza in più". La stessa decisione è stata annunciata dall'Autorità per l'aviazione civile in Cina (CAAC). Boeing 737 MAX sono in servizio di Air China, China Eastern Airlines e China Southern Airlines. Anche nel caso del Boeing 737 MAX precipitato lo scorso 29 ottobre in Indonesia, l'incidente era avvenuto poco dopo il decollo e l'aereo, operato dalla Lion Air, era nuovo.

"L'Associazione nazionale piloti (Anp), a seguito dell`incidente aereo avvenuto ieri, 10 marzo, del Boeing 737 Max 8 della compagnia Ethiopian e a cinque mesi da quello della Lion Air verificatosi in Indonesia con la stessa tipologia di aeromobile, ha richiesto all`Ente Nazionale dell`Aviazione Civile (Enac) di intervenire su tutte le compagnie italiane che hanno in uso questa tipologia di aeromoblie, mettendo a terra le macchine e facendo i controlli necessari". Lo scrive l'associazione in una nota.

Perde il volo per due minuti: "Fili invisibili guidano la nostra vita" 

Trovata la scatola nera del Boeing 737 dell'Ethiopian Airlines

E' stata recuperata dal luogo dello schianto la scatola nera del Boeing 737 dell'Ethiopian Airlines precipitato ieri. E' parzialmente danneggiata, riferiscono alla BBC fonti della compagnia aerea.

E' precipitato un aereo della Ethiopian Airlines con 157 persone a bordo: nessun sopravvissuto 

Incidente Ethiopian Airlines: piloti avevano grande esperienza

Come riferito dal Ceo della compagnia aerea, Tewolde Gebremariam, quell'aereo "aveva effettuato una sosta di oltre tre ore a terra dopo essere arrivato dal Sudafrica - ha spiegato in una conferenza stampa -, è arrivato senza problemi ed è stato fatto ripartire senza problemi". Ma il pilota del volo della strage si era accorto che il velivolo aveva un problema ed aveva chiesto ed ottenuto dai controllori di volo dell'aeroporto di Addis Abeba di tornare a terra con un atterraggio di emergenza, ha riferito ancora Gebremariam. Sia il comandante - Yared Mulugeta, nato in Etiopia ma di cittadinanza keniota, che il secondo pilota, Ahmednur Mohamednur, avevano una grande esperienza, ha sottolineato il Ceo, facendo presente come il Boeing 737 Max-8 avesse passato l'ultimo controllo di routine di manutenzione il 4 febbraio scorso. "I dati della rete ADS-B di Flightradar24 mostrano che la velocità verticale era instabile dopo il decollo" ha affermato l'organizzazione di rilevamento dei voli con sede in Svezia su Twitter.

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Il Ceo della compagnia aerea Tewolde GebreMariam ispeziona il Boeing 737 Max 8 (ET-AVM), precipitato ieri, al momento della consegna del velivolo nel 2018 (foto: EPA/STR)

Incidente aereo Ethiopian Airlines: le vittime italiane

Le vittime della tragedia aerea di ieri sono di 35 nazionalità. Fra loro, oltre alle otto vittime italiane, anche nove francesi e otto americani. Le vittime italiane sono Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale e assessore della Regione Sicilia; Paolo Dieci, presidente di Cisp, tre volontari di una onlus di Bergamo, Carlo Spini, la moglie Gabriella Vigiani e il tesoriere Matteo Ravasio; Virginia Chimenti, funzionaria dell'Onu, Rosemary Mumbi e Maria Pilar Buzzetti.

Aereo precipitato in Etiopia: chi sono le vittime italiane

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In alto da sinistra l'assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale, i tre componenti della ong bergamasca Africa Tremila: il presidente Carlo Spini - 75 anni, originario di Sansepolcro (Arezzo) e residente a Pistoia - sua moglie, infermiera, Gabriella Vigiani e il tesoriere della onlus Matteo Ravasio, Virginia Chimenti, funzionaria del World Food Programme dell'Onu, Maria Pilar Buzzetti, e Paolo Dieci, presidente di Cisp e partner di Unicef in Kenya tutti nella lista dei connazionali che erano a bordo del volo dell'Ethiopian Airlines precipitato poco dopo il decollo ad Adis Abeba, 10 marzo 2019. ANSA

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