Aperta indagine sui medici che hanno curato manifestanti turchi

Il governo turco ha aperto un'inchiesta disciplinare sui medici che hanno assistito i manifestanti feriti durante i numerosi scontri con la polizia nelle oltre due settimane di protesta contro il premier Recep Tayyip Erdogan. Lo ha denunciato l'Associazione dei medici turchi Ttb, attiva dall'inizio della protesta nel prestare assistenza ai feriti e nel fornire dati sulle vittime. "L'ispettore capo del ministero della Sanità Izzet Tasçi ha inviato ieri un messaggio all'Ordine dei medici di Istanbul, affermando di aver aperto un'inchiesta sulle infermerie improvvisate che hanno curato i resistenti" a Istanbul, ha detto Osman Öztürk, della Ttb in una conferenza stampa.

"L'ispettore capo ci chiede di consegnargli con urgenza la lista dei nomi di coloro che hanno lavorato in queste infermerie oltre che dei pazienti che vi sono stati curati" ha aggiunto il medico. Centinaia di medici, infermieri, farmacisti, studenti di medicina hanno prestato soccorsi alle migliaia di feriti o intossicati dal lacrimogeni dall'inizio del movimento di protesta, represso con violenza dalla polizia. "Onore ai nostri colleghi che lavorano giorno a notte senza timore delle granate lacrimogene e degli idranti per assistere i resistenti" ha detto Öztürk, affermando che la Ttb "non darà alcun nome di paziente o collega al ministero".

Rispondendo alle domande dell'Afp il ministero non ha voluto confermare l'apertura dell'inchiesta. Secondo l'ultimo bilancio pubblicato mercoledì dalla Ttb, la protesta ha causato quattro morti, tre manifestanti e un poliziotto, e quasi 7.500 feriti, di cui una cinquantina gravi.