Rivolta dei braccianti senza stipendio: "padroni" arsi vivi
Violenta rivolta in una piantagione di tè in India: circa mille dipendenti inferociti hanno appiccato il fuoco al bungalow dei possidenti, uccidendo marito e moglie
NEW DELHI - Arsi vivi durante una violenta agitazione dei braccianti. E' la tragica morte del proprietario di una piantagione di tè nel nord est dell'India e di sua moglie.
Nella "Mkb Tea Estate", una delle tante piantagioni dello stato dell'Assam, circa mille dipendenti inferociti, perché da tempo non ricevevano lo stipendio, hanno marciato sul "bungalow" dei possidenti e hanno appiccato il fuoco usando alcune taniche di benzina.
All'interno del "bungalow" c'era il titolare, Mridul Bhattacharya, insieme alla consorte. Per la coppia non c'è stato scampo: i due sono morti, intrappolati tra le fiamme. Il luogo si trova a circa 500 chilometri dalla principale città di Guwahati.
A far scattare la rabbia degli operai sarebbe stato anche l'arresto di due compagni di lavoro nei giorni scorsi. I dimostranti hanno anche bruciato un paio di veicoli parcheggiati. I braccianti delle piantagioni di tè, che in India sono concentrate nella zona di Darjeeling e dell'Assam, sono stati spesso al centro di scioperi per l'aumento dei salari e per migliori condizioni di lavoro.