rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
SPAGNA / Spagna

Indignados in piazza: è rivolta in Spagna

La folla ha occupato la piazza del Parlamento a Madrid per protestare contro i tagli decisi dal governo di centrodestra guidato da Rajoy. Scontri tra polizia e manifestanti: 35 arresti, 64 feriti

MADRID - "Ci hanno tolto tutto, tagliato stipendi, tredicesime, i diritti conquistati in anni di lotte sindacali, mentre i politici mantengono i privilegi". Questi i motivi, esposti dai portavoce del movimento, del ritorno in piazza degli Indignados spagnoli, ieri a Madrid.

La manifestazione di protesta per le strade del centro della capitale spagnola si è conclusa con un bilancio di 64 feriti, 27 dei quali poliziotti, e 35 fermati. Migliaia di persone si erano concentrate, dal tardo pomeriggio di ieri, davanti al Congresso dei deputati spagnoli per denunciare "il sequestro della democrazia" e i tagli decisi dalle politiche di austerity del governo di centrodestra guidato da Mariano Rajoy. Le nuove misure di austerità appena varate dal governo spagnolo sono contenute in una manovra finanziaria di 65 miliardi di euro.

SCONTRI E ARRESTI A MADRID: GUARDA IL VIDEO

Si è trattato della prima protesta ad avere come bersaglio direttamente la classe politica, accusata di aver "sequestrato la democrazia": per questo i manifestanti hanno chiesto le immediate dimissioni del governo e di tutti i parlamentari e l'avvio di un nuovo processo costituente.

Gli organizzatori volevano avvicinarsi alla 'camera bassa' del Parlamento, riunita in seduta plenaria. Il corteo, iniziato con una sfilata pacifica, è poi degenerato in scontri fra attivisti e polizia. Nei momenti di maggiore tensione, le forze dell'ordine hanno caricato i manifestanti e sparato proiettili di gomma nella centralissima piazza di Nettuno.

VIDEO: LE IMMAGINI DELLA PROTESTA

Circondati da 20 camionette della polizia, i manifestanti si sono dati appuntamento davanti al quartier generale del Partido Popular (Pp) del presidente del governo Mariano Rajoy e hanno intonato slogan come "dimettiti, dimettiti!" o "si stanno riempiendo le tasche".

Dietro striscioni con scritte del tipo "La chiamano democrazia e non lo è", si sono poi diretti verso la sede del Partito socialista (Psoe), accusato di incompetenza davanti alla crisi. La polizia in assetto anti-sommossa ha però deciso di bloccare il corteo prima che raggiungesse il palazzo del Congresso: da qui sono nati gli scontri con cariche e colpi a salve sparati in aria. Ma gli Indignados non mollano la presa: oggi, infatti, è prevista una nuova manifestazione alle 19.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Indignados in piazza: è rivolta in Spagna

Today è in caricamento