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Domenica, 10 Dicembre 2023
Le tensioni

Rischio attacchi iraniani a infrastrutture saudite, gli Usa: "Non esiteremo ad agire"

L'allarme lanciato dalle intelligence di Washington e Riad. L'Arabia Saudita dipende fortemente dagli alleati americani per la sua Difesa ma i rapporti tra i due Paesi non sono idilliaci al momento

C'è preoccupazione, negli Stati Uniti e in Arabia Saudita, per le informazioni condivise dalle intelligence di Washington e Riad secondo le quali l'Iran dell'Ayatollah Ali Khamenei starebbe mettendo a punto un attacco contro le infrastrutture energetiche saudite. Si tratta di un attacco che potrebbe avvenire ''presto, anche nelle prossime 48 ore'' secondo alcune fonti, citate dai media statunitensi. L'esercito americano non viene considerato un obiettivo di un attacco iraniano e per questo non sono stati aumentati i livelli di protezione, ha spiegato la fonte Usa alla Cnn.

Il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price ha affermato che gli Stati Uniti sono "preoccupati per il quadro della minaccia" e "in costante contatto attraverso i canali militari, diplomatici e di intelligence con i sauditi". "Non esiteremo ad agire in difesa dei nostri interessi e dei nostri partner nella regione", ha detto Price durante un briefing del Dipartimento, aggiungendo la necessità di informare i cittadini "se abbiamo informazioni precise, credibili, che potrebbero potenzialmente rappresentare una minaccia per la comunità americana''. L'Arabia Saudita dipende fortemente dagli Stati Uniti per la sua sicurezza.

Il 20 ottobre, il comandante supremo delle Guardie rivoluzionarie iraniane, Hossein Salami, ha lanciato quello che ha descritto come un avvertimento ai leader sauditi, invitandoli a non fare affidamento su Israele e a menzionare i loro "palazzi di vetro". Riyadh ha benedetto i patti mediati dagli Stati Uniti in base ai quali due dei suoi alleati del Golfo hanno stretto legami con Israele nel 2020 in un'azione che ha creato un nuovo asse regionale anti-Iran, ma ha anche avviato colloqui diretti con Teheran l'anno scorso nel tentativo di contenere le tensioni tra l'incertezza del Golfo sull'impegno degli Stati Uniti nella regione.

L'Arabia Saudita aveva incolpato l'Iran per un attacco missilistico e con droni del 2019 ai suoi impianti petroliferi, accusa che Teheran nega. Le principali potenze musulmane sunnite e sciite sono state bloccate in rivalità per decenni, sostenendo gli alleati che combattono guerre per procura in tutta la regione. Le ultime preoccupazioni giungono in un momento di tensione tra Riad e Washington, dopo che il mese scorso l'alleanza Opec+ a guida saudita ha deciso di tagliare gli obiettivi di produzione di petrolio, sollevando il timore di un'impennata dei prezzi della benzina negli Stati Uniti. Il presidente Joe Biden ha dichiarato che ci saranno conseguenze per i legami degli Stati Uniti con Riyadh e diversi senatori hanno esortato la Casa Bianca a congelare tutta la cooperazione con la nazione, compresa la vendita di armi.

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